È ormai un esperimento riuscito. La cosiddetta settimana corta – idea innovativa d’importazione islandese – è diventata il trend lavorativo della PA Advice, azienda napoletana leader in Italia da 20 anni nella consulenza strategica per la Pubblica Amministrazione, nella progettazione di soluzioni informatiche e nella digitalizzazione dei processi amministrativi.
Un nuovo smacco ai pregiudizi e ai luoghi comuni che ritengono il Sud arretrato ei giovani poco propensi a rimboccarsi le maniche. Sì, perché questo progetto che innanzitutto punta al benessere psicofisico dei lavoratori è stato fortemente voluto da Massimo Colucciello, giovane CEO di questa azienda con 43 professionisti con un’età media di 36 anni.
Il periodo contestuale e successivo al Covid ha portato due sostanziali cambiamenti in questa impresa che ha sede nel Centro Direzionale: lo smart working e la settimana corta che è diventata realtà a partire dal 20 settembre 2021.
La PA Advice è la prima azienda meridionale a mettere in campo questo nuovo modo di intendere il lavoro basandosi su un assunto elementare: senza il benessere del dipendente non può avere produttività.
Ma in che cosa consiste questa novità? Quali sono gli effettivi vantaggi? È davvero un elemento di forza per i lavoratori?
Ne parlo con Giovanni Longo, dell’area ICT dell’azienda dal 2011.
Cardilese, classe 1985, dopo la laurea in Informatica, Giovanni ha trovato presto lavoro nella PA Advice e ha deciso – malgrado i km di distanza – di continuare a vivere nel suo paesino preferendo (nonostante lo stress!) la vita di pendolare al caos di una città bella ma impegnativa come Napoli.
“Il dott. Colucciello un giorno ci ha detto che avrebbe dovuto aumentare le ore di lavoro. Dinanzi al nostro sbigottimento ha sorriso e ci ha raccontato che, in realtà, intendeva fare il contrario sperimentando la settimana corta. Naturalmente tutti abbiamo ricevuto questa notizia con grande entusiasmo” spiega Giovanni quando gli è stato presentato questo cambiamento.
In azienda, quindi, lui ei suoi colleghi 36 ore anziché 40 mantenendolo invariato. La settimana lavorativa dei dipendenti PA Advice, quindi, si conclude il venerdì alle ore 13.
I detratto di questa innovazione potrebbe subito pensare: e se lavorare di comportasse, per i dipendenti, uno stress maggiore per nei tempi previsti le mansioni loro affidate?
Giovanni anche in questo è molto chiaro: “Avendo un orario lavorativo ridotto tutti noi siamo motivati a guadagna la produttività. Grazie a questa novità che il nostro capo ha deciso di introdurre in azienda abbiamo l’impressione che il week-end sia più lungo, possiamo dedicare più tempo alla nostra famiglia o alle nostre passioni e addirittura c’è chi organizza delle minivacanze. queste opportunità, per noi, sono sicuramente uno sprone a dare di più senza avvertire qualunque spada di Damocle sospeso sul capo”.
Mentre in Europa e oltreoceano question è sempre più calda e aumenta i Paesi che mettono in campo questa strategia, l’Italia è più cauta. Per questo motivo acquista ancora più importanza quanto ha fatto la PA Advice, un’impresa che riesce a infondere speranza rispetto al mondo del lavoro e alla tutela dei lavoratori.
Perché in un Paese che fa ancora i conti con la disoccupazione e le morti bianche, questi tipi di aziende sono una sferzata di aria fresca, vento che soffiamente verso il cambiamento