L’ultima volta che io ed il mio carissimo amico Onofrio Morrone siamo andati insieme a vedere la Salernitana in Serie A allo stadio Arechi fu 22 anni fa. Era la stagione 1998-99, quando né Delio Rossi prima né Francesco Oddo poi riuscirono a salvare la squadra. Fu un’annata travagliata, tra i risultati che faticavano ad arrivare e le tensioni con la piazza, culminata con la retrocessione all’ultima giornata, in casa del Piacenza. Finì con uno spogliatoio distrutto.
22 anni dopo quell’ultima partecipazione la Serie A ha riaccolto la Salernitana. La squadra di Castori proverà a fare meglio di quella di quell’anno, retrocessa immediatamente in Serie B. Si tratta della terza partecipazione nel massimo campionato nazionale. Dopo il Napoli la Salernitana è stata la seconda squadra campana in ordine temporale a partecipare al campionato di Serie A, a cui ha preso parte nel 1947-1948 e nel 1998-1999, retrocedendo in entrambe le occasioni per un solo punto.
Io ed Onofrio, oltre ad essere molto amici, siamo stati anche soci all’inizio della nostra esperienza imprenditoriale 21 anni fa. Abbiamo condiviso i primi importanti progetti della nostra vita imprenditoriale dal 2000 fino al 31 dicembre 2006. Poi le nostre strade, dal punto di vista lavorativo si sono divise, ma l’amicizia è rimasta sempre intatta, anzi se è possibile è diventata ancora più forte. Onofrio a Caggiano ha un’azienda agricola ed un agriturismo di famiglia “Il Capitano” e pure un frantoio. Da alcuni anni vive all’estero ed ogni anno rientra in Italia poco prima della raccolta delle olive per occuparsi del frantoio, appunto. Giovedì Onofrio mi ha chiamato dicendomi di essere da poco arrivato a Caggiano e chiedendomi se avessi voglia di andare all’Arechi a vedere Salernitana–Genoa, una sfida da vincere. Ho detto subito sì con entusiasmo stratosferico.
Sabato 2 ottobre siamo partiti da Auletta con l’auto verso l’una di pomeriggio, l’inizio della partita era previsto alle 15. Abbiamo approfittato dell’oretta di viaggio per raccontarci le nostre vicissitudini durante questo triste e lungo periodo di pandemia. Con circa un’ora di anticipo dal fischio d’inizio della partita siamo arrivati davanti allo stadio Arechi con sul viso la mascherina (tanto per cambiare) e in mano biglietto e carta d’identità da mostrare all’ingresso. Ah, dimenticavo, abbiamo dovuto mostrare pure il Green Pass per entrare, ormai senza non si può andare più da nessuna parte. Gradino dopo gradino siamo saliti nella parte alta dei “Distinti”, là dove il campo si vede meglio in tutte le sue parti. Da lì il goal vittoria è stato ancora più bello da vedere, ma non voglio anticipare nulla. A proposito, l’avevo predetto alcuni secondi prima della battuta del calcio d’angolo. Se non mi credete chiedetelo ad Onofrio che mi è testimone. Un istante prima che il pallone andasse in calcio d’angolo Onofrio mi ha detto “Vorrei fare una diretta su Facebook”, io gli ho risposto immediatamente “Falla adesso, che segnano”. Lui non ha fatto in tempo e Djuric, appena entrato, con un colpo di testa preciso l’ha messa dentro il sacco alle spalle di Sirigu. Lo stadio è diventata una bolgia. A proposito, non condivido per niente il pubblico negli stadi al 50%. Non ha senso! Sono solo introiti perduti per le società visto che poi mantenere le distanze nelle fasi concitate delle partite è praticamente impossibile. E poi sfido chiunque a trovare un posto vuoto e quindi il rispetto del distanziamento negli stadi pieni al 50% della capienza. Nessuno rispetta la numerazione del posto scritta sul biglietto prenotato. Non prendiamoci in giro. Per fortuna a proteggerci c’è il Green Pass, siamo tutti grandi e piccoli vaccinati, per cui siamo a posto o quasi. A proposito, sugli spalti, a tifare Salernitana c’erano pure tanti bambini e bambine accompagnati dai propri genitori.
Comunque, non perdiamoci in chiacchiere, andiamo subito alla cronaca della partita. È la settima giornata di Serie A e si gioca Salernitana–Genova. 18° minuto, attacca il Genoa: palla per Rovella, zona tiro, la vuole piazzare Rovella, palla sul fondo. Attacca la Salernitana: in area di rigore del Genoa va Koulibaly in rovesciata, dall’altra parte al volo col mancino volante al 32° ci prova il difensore granata Riccardo Gagliolo e il pallone sfiora l’incrocio dei pali. Attacca ancora la Salernitana: porta palla Kastanos e si avvicina all’area di rigore del Genoa, prova il tiro da fuori area, parata centrale di Sirigu con i pugni, poi Ribery sbuccia il pallone che va alto sopra la traversata. 49° della partita, attacca il Genoa: Kallon può puntare l’area di rigore contro Gagliolo, rientra sul sinistro, va centralmente, la palla è per Bianchi che sfiora l’incrocio dei pali. 52°, attacca la Salernitana: in area di rigore Criscito interviene di testa anticipando Simy (fuori forma, in ombra e sostituito), poi Kastanos al volo da fuori area, grande parata di Sirigu. 54°, attacca il Genoa: entra in area Kallon che può puntare l’uomo, passaggio al limite dell’area per Tourè che colpisce piattone alto. 63°, ancora il Genoa in attacco: Kallon punta Ranieri, eccolo l’uno contro uno, rientra sul mancino, guarda la porta, spara con salva. 66°, è il momento decisivo della partita, calcio d’angolo in favore della Salernitana: cross di Kastanos sulla testa di Djuric, attaccante bosniaco appena arrivato. La Salernitana passa vantaggio al minuto 66 pescando dalla panchina. L’urlo di Djuric per l’1 a 0! È lui che fa la differenza con la sua caratteristica più importante, il colpo di testa. Si è fatto trovare subito pronto, veramente nulla da fare per Sirigu. 72°, ancora Salernitana in attacco che vuole sinistra la partita: dalla fascia palla per Bonazzoli, anche lui neoentrato, che appoggia per il capitano Di Tacchio che arriva, spara e colpisce il palo. Al 79° il Genoa reagisce: palla dentro per Pandev che si gira cercando l’imbucata per Fares che calcia, chiude Gyombér, arriva anche Cambiaso che riesce a sfondare, poi Kallon viene anticipato da Ranieri. 82°, ci prova ancora il Genoa: Rovella indica la linea di passaggio e la palla arriva a Cambiaso che spara basso, la palla arriva sul secondo palo, Ghiglione controlla e tira in porta col destro, non la tocca nessuno dei suoi compagni vicino alla porta e la sfera sfila sul fondo. Sospirone alla Salernitana! Nel finale fischia Mariani, calcio di punizione di Rovella tagliato verso la porta. Il portiere della Salernitana Belec si schianta contro il palo per salvare la sua porta. Il sacrificio di Belec per tenere il risultato. E l’arbitro fischia la fine dell’incontro! La Salernitana alla settima vince la prima partita in campionato e lo fa con il colpo di testa del suo gigante Djuric!
A sorpresa, durante e dopo la partita, per colorare ulteriormente la giornata, alcuni miei amici compaesani, via Facebook mi hanno fatto una proposta irrinunciabile come grande attestato di stima: “ Massimiliano De Paola sei il nostro portafortuna… Davide Manzo Antonio Franco Opromolla Raffaele Scaffa Donato Pepe Giuseppe Trimarco Mileto Alessandro Raffaele Torricelli Donato Rosalba Carucci , vi proponiamo le nostre spese l’abbonamento in curva per la nostra salvezza”. Grazie ragazzi per il vostro affetto e per la stima che nutrite nei miei confronti. Effettivamente dopo 6 giornate di campionato senza vittorie, dovevo venire io allo Stadio per far vincere la Salernitana!
Contro il Genoa la Salernitana ha dimostrato ancora una volta di aver intrapreso il cammino giusto. La squadra la mentalità suo e sta crescendo del staacquisendo. È finalmente arrivata la prima vittoria in campionato nello scontro diretto contro il Genova allo stadio Arechi. Vittoria che arriva proprio in concomitanza con la sosta, una vittoria che consentirà quindi al tecnico di lavorare con maggiore serenità durante questi 14 giorni.
L’entrata in campo di Djuric e Bonazzoli ha dato la scossa per il risultato, messo in cassaforte poi dal portiere Belec e dalla spinta del pubblico di casa. Una grande gioia per una vittoria che i granata forse potrebbe meritare anche nelle precedenti giornate giornate sempre per un po’ di imprecisione sotto porta o per alcune amnesie difensive. Una vittoria non facile perché di fronte c’era una squadra che ha provato fino all’ultimo ad evitare la sconfitta, e perché ci sono stati anche gli infortuni dei due Coulibaly, tra i più positivi delle ultime giornate. Col pareggio del Cagliari, i granata quindi hanno abbandonato l’ultimo posto in classifica e sono ora a un solo punto dalla zona salvezza. Una vittoria che in serie A mancava da 22 anni, da quel Salernitana-Vicenza 2-1 del 16 maggio 1999 firmato Di Michele-Vannucchi.
Per quanto riguarda il versante “cessione Salernitana”, sono arrivate le prime offerte. Probabilmente la vera svolta ci sarà solo a fine ottobre, ma il percorso per giungere alla cessione della Salernitana sembra tracciato. È scaduto il termine dai trustee per la presentazione di offerte vincolanti da parte dei potenziali interessati a rilevare in questi giorni di concreto si è mosso: i rappresentanti di Melior Trust e Widar Trust, Susanna Isgrò e Paolo Bertoli, hanno ricevuto alcune manifestazioni d’interesse (almeno tre) ritenute molto concrete e di sostanza. I potenziali acquirenti, però, nell’indicare le cifre delle possibili offerte, hanno richiesto la possibilità di approfondire alcuni aspetti e di ricevere chiarimenti su alcune voci. Nelle ore dopo, dunque, i trustee rispondere a questa istanza che potrebbe essere accordata. Se così fosse, ci sarà un’ulteriore fase di confronto che potrebbe servire per arrivare alla definizione di un’offerta vera e propria. I contatti tra le parti, in ogni caso, sono costanti e continui, segno di un interesse reale da parte degli investitori. La situazione, dunque, resta in stand-by anche se negli ambienti granata filtrato cauto ottimismo, rafforzato dalle parole del presidente Figc Gabriele Gravina che ha confermato l’esistenza delle offerte. L’operazione, tuttavia, prosegue all’insegna della massima prudenza: l’intenzione dei trustee è di affidare la Salernitana in mani sicure e solide ed è per questo che ogni aspetto sarà vagliato con estrema attenzione. ci sarà un’ulteriore fase di confronto che potrebbe servire per arrivare alla definizione di un’offerta vera e propria. I contatti tra le parti, in ogni caso, sono costanti e continui, segno di un interesse reale da parte degli investitori. La situazione, dunque, resta in stand-by anche se negli ambienti granata filtrato cauto ottimismo, rafforzato dalle parole del presidente Figc Gabriele Gravina che ha confermato l’esistenza delle offerte. L’operazione, tuttavia, prosegue all’insegna della massima prudenza: l’intenzione dei trustee è di affidare la Salernitana in mani sicure e solide ed è per questo che ogni aspetto sarà vagliato con estrema attenzione. ci sarà un’ulteriore fase di confronto che potrebbe servire per arrivare alla definizione di un’offerta vera e propria. I contatti tra le parti, in ogni caso, sono costanti e continui, segno di un interesse reale da parte degli investitori. La situazione, dunque, resta in stand-by anche se negli ambienti granata filtrato cauto ottimismo, rafforzato dalle parole del presidente Figc Gabriele Gravina che ha confermato l’esistenza delle offerte. L’operazione, tuttavia, prosegue all’insegna della massima prudenza: l’intenzione dei trustee è di affidare la Salernitana in mani sicure e solide ed è per questo che ogni aspetto sarà vagliato con estrema attenzione. segno di un interesse reale da parte degli investitori. La situazione, dunque, resta in stand-by anche se negli ambienti granata filtrato cauto ottimismo, rafforzato dalle parole del presidente Figc Gabriele Gravina che ha confermato l’esistenza delle offerte. L’operazione, tuttavia, prosegue all’insegna della massima prudenza: l’intenzione dei trustee è di affidare la Salernitana in mani sicure e solide ed è per questo che ogni aspetto sarà vagliato con estrema attenzione. segno di un interesse reale da parte degli investitori. La situazione, dunque, resta in stand-by anche se negli ambienti granata filtrato cauto ottimismo, rafforzato dalle parole del presidente Figc Gabriele Gravina che ha confermato l’esistenza delle offerte. L’operazione, tuttavia, prosegue all’insegna della massima prudenza: l’intenzione dei trustee è di affidare la Salernitana in mani sicure e solide ed è per questo che ogni aspetto sarà vagliato con estrema attenzione.