Quelli che si sono manifestati nelle ultime settimane rappresentano piccoli/grandi segnali di ripresa. O meglio, di ritorno alla normalità. Una normalità fatta di eventi, rappresentazioni, viaggi, visite e persone.
Con il conforto dei dati relativi alla pandemia, si sta tornando a programmare ed a realizzare le cose che, fino allo scorso anno, sembrare scontate o rientrare nell’agenda ordinaria di una comunità e che ora rappresentano un segnale di rinnovata vitalità.
In tal senso anche a Salerno e provincia sembra respirarsi un’aria “nuova”, in parte da ciò che è già stato. In città, infatti, torna “Luci d’Artista”, dopo lo stop forzato, causa Coronavirus. Il Comune, al riguardo, ha acquistato un maxi albero ed avviato le operazioni per creare le luminarie e le creazioni artistiche. La spesa complessiva sarebbe pari a 1 milione e 700mila euro. Una lontana notizia ed infondere fiducia e coraggio, tuttavia, non è tanto il ritorno dell’evento in sè, quanto il fatto che si recherà a Salerno un gran numero di visitatori.
Non rappresenta un evento, ma va nella direzione della promozione territoriale anche la statua della spigolatrice, a Sapri. Opera che su social e non ha dato vita ad un accesso dibattito, in merito alla rappresentazione pratica, ma ha anche portato gli “occhi curiosi” di tutta Italia nella cittadina saprese, facendo conoscere o permettendo di rispolverare non solo essa, ma anche la storia della spigolatrice.
Il bilancio estivo relativo al settore turistico e ricettivo a Salerno e provincia, così come in altri territori, è stato condizionato dalle legato al Covid. Per questo un quadro fedele della situazione si potrà avere nel periodo natalizio e in merito alla progettazione di attività da svolgersi nella primavera e nell’estate 2022 (a meno di un nuovo aggravamento della situazione).
Tra questi rientra “Alla tavola della principessa Costanza”, rievocazione medievale organizzata a Teggiano e manifestazione clou del Vallo di Diano, nonché uno dei principali eventi della provincia di Salerno. Assente da 2 anni, la kermesse organizzata dallo locale ProLoco potrebbe tornare a rivivere, nella sua organizzazione, già all’inizio del prossimo anno. Mentre il 2022, sempre fornito che tutto vada al meglio, potrebbe non comprendere tutte le sagre e gli eventi medio-piccoli andati in scena prima della pandemia. I 2 anni di interruzione, infatti, potrebbero pregiudicare l’ordinaria preparazione, o lontano venir meno gli stimoli.
“Meglio così” dirà qualcuno. Si vedrà quel che sarà.