Corpo, improvvisazione, scrittura di scena, voce, parola, azione/ritmo, spazio/ambiente, musica/rumore, drammaturgia del suono e del movimento sono i principi di analisi di “Cicadidae”, workshop di teatrodanza che si terrà nella magnifica cornice di Roscigno Vecchia (SA), con il maestro Carlo Roselli.
«Obiettivo del laboratorio è quello di sviluppare un’indagine su di un mondo sottile e invisibile della scena fatto della continua dialettica tra silenzio e assenza di silenzio, in tutte le declinazioni possibili».
Organizzato in collaborazione con l’associazione Radici e Cultura e Ebioebà, e patrocinato dal Comune di Roscigno, “Cicadidae” è una due-giorni di lezioni (sabato 2 e domenica 3 ottobre) con una performance finale (aperta a tutti), messa in scena dagli stessi partecipanti al workshop, la domenica alle ore 19:00.
«Il teatro è principalmente un luogo d’ascolto, condizione imprescindibile dell’agire teatrale. Ascoltarsi, ascoltare i propri partner di ricerca e di lavoro, ascoltare il pubblico. A quest’ultimo, al contrario, viene tacitamente chiesto -quasi sempre- di “assistere” alla scena, di focalizzare l’attenzione sulla vista di immagini e movimenti della messa in scena. Eppure, un tempo, si diceva “vado a sentire il teatro”. Il cambio “di prospettiva” c’è stato già molto tempo fa e questo mi fa ricordare quanto l’Opera classica fosse diffusa e accessibile e di quanto sia sempre forte il legame che intercorre fra il teatro e la musica. Perché non restituire all’ascolto almeno parte di quell’importanza? Iniziare dal silenzio, ridare spazio al respiro, al suono dei corpi in movimento, degli oggetti sulla scena e da qui partire per la costruzione di una drammaturgia che sia anzitutto suono, rumore, immersione, canto, concerto, ritmo, gesto, danza».