È stata l’orchestra Città di Salerno, diretta dal Maestro Francesco D’Arcangelo, ad intonare l’inno di Mameli per dare inizio al XXVIII concerto di San Lorenzo tenutosi a Piazza Temponi di Capaccio Capoluogo nella sera del 9 agosto.
A completare l’organico degli artisti i quattro cantanti che si sono alternati sulla ribalta durante la serata: Annalisa D’Agosto, soprano; Achille Del Giudice, tenore; e Massimo Rizzo, baritono; alla tromba solita, invece, il protagonista è stato il maestro Saverio Bambarulo.
Eppure la serata era partita sotto i migliori auspici, in quanto l’amministrazione comunale, con acume, ha fatto suo uno degli eventi musicali più longevi della tradizione capaccese grazie all’abnegazione e alla tenacia di Vincenzo Mari giunto al suo 101° concerto: tutti organizzati nel capoluogo.
Anche il pubblico giunto numeroso, oltre ad occupare tutti i posti a sedere di fronte al palcoscenico, popolava l’intero spazio della piazza sedendo sui muretti, sulle panchine ed ai tavoli dei bar e ristoranti che affacciano sulla spianata del “Tempone”,
La figura scarna che si aggira sopra e intorno al palco a dirigere, indirizzare, prevenire, aggiustare, controllare … appartiene proprio a Mari che, con i suoi 91 anni che compirà subito dopo la mezzanotte, lascia trasparire un certo disappunto per essere stato “scavalcato” nella redazione della scaletta relativa alla serata come l’aveva immaginata …
Zio Vincenzo, come lo chiamano i due presentatori “nipoti” che si sono alternati nella conduzione della serata, Antonia Franco e Rosario Marino, è l’anima musicale di Capaccio capoluogo. Un ruolo che continua a ricoprire con il cipiglio di chi sa di avere dalla sua parte buona parte dei Capaccesi residenti e di quanti rientrano nel centro storico dai luoghi dove la vita li ha destinati.
All’inizio, il concerto fa fatica a coinvolgere il pubblico che assiste compassato all’esecuzione dei brani in programma. Man mano che il maestro D’Arcangelo inanella le partiture, una certa animazione inizia a salire concretizzando in evidenti apprezzamenti soprattutto quando entrano in scena i cantanti con il baritono Massimo Rizzi a fare da battistrada.
Già prima dell’intervallo, il pubblico si è sentito scosso dal torpore provocato dalla caldissima estate del 2021, non ha fatto mancare il suo apprezzamento per orchestra e cantanti.
Durante l’intervallo, il sindaco, Franco Alfieri, ribadisce la volontà di continuare sulla strada, intrapresa già nella passata stagione: valorizzare al massimo lo splendido scenario rappresentato dal palcoscenico naturale dei giardini.
La seconda parte della serata è un crescendo di attenzione da parte del pubblico che è andato man mano infoltendo. L’apoteosi per cantanti ed orchestra arriva con il nutrito canzoniere finale che vede protagonisti i 4 cantanti lanciati a senza riserve verso un finale esaltante con il pubblico in piedi ad accompagnare con il battito delle mani e le voci che si alzano a ripetere i ritornelli.
Alla fine del concerto c’è stata una vera e propria ovazione che si è alzata dall’intera piazza Tempone con gli astanti si sempre più raccolti a fare corona intorno alla platea.
Franco Alfieri, seduto in prima fila fino alla fine con tutto il suo staff, durante l’intervallo, ha dato atto Mari di averlo convinto con i fatti della necessità di sostenere l’evento fino a farlo proprio dell’amministrazione che lui guida: “questo evento, al pari di tutti gli altri entrati nel cartellone estivo della città di Capaccio Paestum, renderanno palese la volontà dell’amministrazione, che ho l’onore di presiedere, nel voler rispondere con convinzione in ogni contrada alla richiesta di cultura che giustamente arriva.”
Uscire, sedersi davanti a un ristorante, bere un aperitivo al bar, passeggiare sulla strada che separa la piazza dai locali, farsi vedere e notare gli altri, fermarsi a salutare o alzare la mano facendo ampi gesti da lontano … ecco la vita che si rianima in questa estate infuocata che pare riportarci indietro nel tempo che fu … la gente si è vaccinata e prova a vivere come gli pare. Ma è nello sguardo “circospetto”, la mascherina sotto il mento, il pugno contro pugno al posto degli abbracci e delle strette di mani, che restituisce una realtà “mutata” e che tale resterà ancora per il tempo necessario a smaltire le “tossine”.
L’unica nota stonata del tradizionale, quanto atteso Concerto di San Lorenzo che si tiene nella splendida piazza Tempone che proietta gli spettatori oltre l’orizzonte direttamente sul mare, sono i fuochi d’artificio partiti mentre ancora era in corso il finale dell’evento.
Infatti, mentre gli artisti si esaltano assaporando gli applausi e la partecipazione attiva del pubblico, è partito con un colpo “scuro” a preannunciare, i fuochi pirotecnici che sono andati a sovrapporsi alle voci e alla musica.