Questa tappa segnerà il passaggio dalla costa al tratto interno del Cammino. Infatti, si parte da Albanella con gli occhi che ancora mirano a Sud-Ovest il mare di Paestum tagliata in due dal fiume Sele per giungere ai piedi dei monti Alburni.
Il primo obiettivo è Tempalta di Roccadaspide utilizzando un sentiero che taglia la collina sul lato Sud da dove si può accompagnare con lo sguardo la SS 166 che risale verso Serra con 8 tornanti.
All’uscita da Albanella è indicata la Cappella dell’Apocalisse dove vive un amico che apre volentieri le porte del suo scrigno per accogliere visitatori che presto diventano amici.
Proseguo verso Tempalta passando per la contrada che è posta sul confine tra i due comuni viciniori: Albanella e Roccadaspide.
Mi immetto lungo la stradina che porta alla fontana Ventura dove sosto per fare rifornimento d’Acqua.
Salgo fino alla statale nel centro della contrada dove ho insegnato per 3 anni. Supero l’edificio scolastico non senza posare sulla scuola di campagna uno sguardo pieno di nostalgia che richiama alla mente un’esperienza unica vissuta intensamente. All’unico bar della contrada, gestito da Antonio e famiglia, mi fermo per un caffè …
C’è ora da affrontare un altro dislivello per guadagnare la cima del monte Doglie. All’arrivo in cima come premio potrò godere di un panorama senza eguali: le catene montuose dei monti Lattari, Picentini, Alburni, Cervati, Pianello, Verna e giù fino al Soprano e alla Madonna del Granato.
Un ultimo sguardo alla pianura che mi lascerò alle spalle e punto alla contrada di Carretiello. La strada è in discesa e di fronte si vede Castelcivita, Controne e Postiglione situati sull’altra sponda del fiume Calore che è il “cuore” pulsante dell’anima verde della Valle che attraversa.
Ulivi, vigne ed ogni altro ben di Dio si alternano nei campi ben tenuti dai residenti nelle belle case poste ai lati della strada che punta ad intercettare la SS 488 che da Roccadaspide porta a Serre.
Percorro in relax il tratto che mi porta sulla sponda sinistra del fiume Calore Salernitano.
Il Calore, che attraversa la Valle alla quale dà il nome, nasce dalle sorgenti del monte Cervati nel comune di Piaggine che è anche il paese dove sono nato nel lontano 1955.
Qui mi raggiunge Sergio Civita che condividerà con me una parte dei questa avventura …
Sulla destra, illuminata dal sole e sdraiata sulle pendici del monte Alburno ci osserva sorniona Castelcivita bianca come la luna. Al contrario noi ci spostiamo sotto una vegetazione insistente fino a tracimare sulla carreggiata della strada statale.
I mezzi motorizzati che la frequentano sono pochi anche perché il tratto è chiuso al traffico per lavori in corso. Sono poche le parole che ci scambiamo con Sergio in quanto lui continua a tirare seguendo il suo programma di allenamento.
Osservo le abitazioni di campagna posizionate lungo la strada che rimandano segnali di abbandono. Evidentemente gli stessi proprietari si sentono abbandonati dalla situazione disastrosa in cui da tempo versa la strada sia per la parte situata nel comune di Roccadaspide sia per quella di competenza di Castelcivita.
A questo punto mancano 10 Km circa alla destinazione posta come obiettivo della giornata. Si cammina tranquilli lungo la SS 488 che da tempo è poco trafficata a causa di frane e smottamenti … Sono diretto a Mainardi, la contrada sul fiume del Comune di Aquara che raggiungerò passando sull’altra sponda del fiume, passando un ponte realizzato da una decina di anni, prima si passava lo stesso guadando il fiume nella bella stagione.
Il borgo di Mainardi aspetta da oltre un trentennio la realizzazione di una strada a scorrimento veloce che ne faccia uno snodo importante per chi sale o scende lungo la Valle del Calore.
Una chiesetta, un campo di calcio, una piazza, qualche ristorante e tante case abitate da agricoltori che vivono con la loro passione per l’agricoltura che dà loro anche da vivere.
Il tratto è caratterizzato dal fatto che stradine e tratturi che percorro si snodano lungo il tracciato della costituenda strada che porta direttamente all’ingresso delle Grotte di Castelcivita sotto il cui paese si snoda il percorso sotterraneo molto molto affascinante che molti turisti della zona balneare di Paestum e Costa Cilentana non mancano di visitare.
Il paese mi accompagna durante il mio andare gocciolandosi al sole di un autunno che concede molto a chi si muove sulle proprie gambe.
Bartolo Scandizzo