Un percorso della lunghezza di circa 40 chilometri e che si estende lungo il corso del fiume Tanagro. E’ entrato nel vivo il progetto legato alla “Ciclovia del Tanagro”, pista ciclabile che, partendo da Casalbuono, attraverserebbe il Vallo di Diano, per giungere a Polla.
La presentazione ufficiale dell’iniziativa ha visto la sottoscrizione del relativo protocollo d’intesa tra il Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni (ente promotore del progetto) e il Consorzio di Bonifica Vallo di Diano e Tanagro.
Si tratta di un piano di diversi milioni di euro, che dovrebbe materializzarsi entro pochi anni.
Il primo lotto è già stato finanziato e i lavori dovrebbero partire da località Cerreta Cognole, a Casalbuono, seguendo il percorso del fiume, per poi raggiungere, quaranta chilometri più a nord, il centro pollese.
Lungo il tragitto è prevista anche la realizzazione di una stazione di bike sharing, ovvero punti in cui sarà possibile trovare bici parcheggiate nelle apposite postazioni. Le stazioni saranno automatizzate, per cui per prelevare la bicicletta sarà necessario abbonarsi al servizio, avvicinarsi con la propria card alla torretta della stazione ed effettuare la lettura.
La torretta indicherà quale bici è libera e permetterà di ritirarla. Al termine del giro, la si potrà restituire in una stazione diversa da quella di partenza, riagganciandola nell’apposito stallo.
La “Ciclovia del Tanagro”, come si evince dalla denominazione e come sottolineato da coloro che hanno presentato il progetto, intende mettere al centro dell’attenzione il fiume che attraversa il Vallo di Diano.
“Il corso d’acqua del nostro territorio spesso finisce per rappresentare una criticità – sottolinea Tommaso Pellegrino, consigliere regionale e presidente del PNCVDA.
In questo caso, invece, rappresenta una grande opportunità, anche perché non presentiamo soltanto il progetto, ma abbiamo le risorse per iniziare da subito i lavori. Si tratta, quindi – aggiunge – di un’opera concreta, utile e immediata”.
Si punta, dunque, ad incentivare la mobilità sostenibile e l’ecoturismo nel comprensorio e a valorizzare il patrimonio naturalistico e paesaggistico.
Ciò anche alla luce delle croniche criticità logistiche che caratterizzano il Vallo e delle esigenze, manifestate da sempre più parti, di muoversi, fare attività fisica ed essere al più possibile in contatto con il verde e con l’essenza del territorio.
Infatti, negli anni è notevolmente cresciuto, in particolare, il numero di cicloamatori.
E nel tempo, hanno cercato di andare in questa direzione anche diversi comuni valdianesi, ricavando spazi destinati a piste ciclopedonali e creando ex novo, o rivalutando, percorsi e sentieri di montagna.
Insomma, nelle settimane in cui il tema dell’alta velocità nel Vallo di Diano è più che mai attuale, prende corpo un progetto che si andrebbe a sposare al meglio con le peculiarità del comprensorio e con la naturale propensione e voglia di chi nello stesso vi abita.
Cono D’Elia