Il direttore sanitario del presidio ospedaliero “Luigi Curto” di Polla, Luigi Mandia, dopo sei anni lascia il Vallo di Diano per dirigere il Centro Oncologico della Basilicata che si trova a Rionero in Vulture. “Un bilancio assolutamente positivo – riferisce – perché questo ospedale che ho trovato sei anni fa era in grossa difficoltà. Era in difficoltà anche per il piano di rientro, essendo la Campania una regione canaglia, questo ospedale del Vallo di Diano ha subito, ha subito molto. Oggi è una delle strutture più rappresentative. Una condizione sanitaria che cerca di migliorare di giorno in giorno. Abbiamo qui una Chirurgia dove si eseguono interventi al fegato, al pancreas, abbiamo un’ottima Urologia e un’ottima Gastroenterologia e Cardiologia. Offriamo ottimi servizi. Una Radiologia che riesce in ogni dove a far fronte alle istanze della comunità che ivi afferisce e migliora quotidianamente l’ospedale. Anche con le vaccinazioni, riesce a dare risposte di tutto spessore. A questo punto possono ringraziare il personale tutto, i medici, gli infermieri, tutti quelli che con il loro sforzo, con la loro professionalità ci danno l’anima. Sono sicuro che questo tipo di situazione non cambierà con la mia nuova condizione lavorativa che mi vede proiettato verso la Basilicata”. Un impegno diverso ma complementare quello che dovrà affrontare Luigi Mandia che dal 1 luglio dirige la struttura oncologica d’eccellenza in Basilicata, punto di riferimento indiscusso per la cura e la terapia di diverse tipologie di neoplasie e baricentro di tante regioni del Meridione d’Italia. “Si tratta di un presidio importante – specifica il direttore Mandia – che vuole migliorare e che è rappresentativa anch’essa di una condizione relativa a un territorio dove non si può fare a meno di andare avanti perché la nostra popolazione è dispersa in condizioni oro geografiche sicuramente particolari e difficili e le risposte sanitarie, a maggior ragione, devono essere certe e accompagnate da garbo e umanità che fanno parte del bagaglio culturale della nostra popolazione”.
Antonella Citro