In compagnia di Angelo Paladino presidente dell’Osservatorio Europeo del Paesaggio parliamo della conclusione del progetto EduLocalFood avviato già qualche tempo fa e che ha coinvolto le scuole di Sala Consilina e realtà europee di grande rilievo. “Si tratta di un progetto Erasmus iniziato nel 2019 in partenariato con gli istituti scolastici e universitari di Francia, Portogallo, Austria e Slovenia che ha coinvolto anche il Cicerone di Sala Consilina, particolare l’istituto agrario, ed è un progetto che si è chiuso con un meeting finale presso l’istituto agrario salese e che riguarda il local food, il titolo infatti è EduLocalFood, cioè educare al cibo locale – afferma Angelo Paladino – si è trattato di una esperienza molto molto interessante dove i docenti dell’istituto agrario hanno potuto vivere con i colleghi di queste quattro realtà europee tanto che i professori sono stati tramite l’Osservatorio a Vienna, a Parigi, all’Istituto Universitario di Slovenia e a Lisbona. È stato un momento importante che speriamo di poter replicare per mettere in evidenza anche le qualità del territorio perché abbiamo mostrato ai nostri partner che sono stati ospiti a Sala Consilina le nostre capacità di produrre cibo locale. Loro hanno fatto visita ai nostri caseifici, ai nostri orti e hanno visto come si produce il cibo che normalmente consumiamo. La stessa cosa abbiamo fatto noi negli altri stati e oggi ai ragazzi vengono illustrati gli esiti di questo progetto di grandissima valenza e che ha portato all’attenzione nazionale anche le grandi capacità tecniche e professionali di questo istituto. I docenti, il professor Paolo Giglio e il professor Paolo Gallo hanno dimostrato grandi capacità, sono stati molto apprezzati dai loro colleghi, partner internazionali, per il contributo che hanno dato che è quello di dare quando si mettono in competizione è sempre all’altezza del compito e, dimostra questo territorio di avere grandi capacità”. Dopo un anno di pandemia, ovviamente, è stato rivisto il progetto così come stilato inizialmente, l’agenda ha subito una evidente modifica dato il momento storico che tutti stiamo vivendo, e poi in questi giorni arriva la conclusione di un percorso assai formativo ma anche produttivo per tutti coloro che vi hanno aderito. “Questa volta infatti lo abbiamo fatto in presenza per dare un segnale forte di presenza – continua il presidente Angelo Paladino – purtroppo gli ultimi due appuntamenti internazionali. Non siamo potuti andare in Francia ma abbiamo incontrato i nostri partner da remoto e anche in quella occasione siamo stati in condizione di fare un’ottima figura nel senso che anche i nostri docenti hanno potuto anche da remoto dare il loro contributo che hanno poi trasferito ai ragazzi che sono entusiasti di questa esperienza. Sulla locandina di questa giornata conclusiva abbiamo voluto mettere in risalto i momenti più significativi, momenti che ritraggono i vari momenti che ci sono stati con i professori stranieri e gli alunni. Ci sono foto che ritraggono gli alunni dell’istituto in Slovenia, Francia e Austria ed è stata, ripeto, una grandissima esperienza che ha aumentato il bagaglio di questo istituto che ha già grandi pregi e che ha grandi prospettive soprattutto. L’istituto agrario di Sala ha una grande prospettiva in termini di lavoro per i ragazzi che lo frequentano. Ho già presentato in qualità di presidente dell’Osservatorio un progetto Erasmus per la prossima annualità e altri saranno presentati a settembre. E in questi progetti sarà coinvolto non solo l’istituto d’istruzione Cicerone, ma anche altri istituti del Vallo di Diano, sempre sul tema dell’ambiente, del paesaggio e sul tema della resilienza rivolto alla transizione ecologica: come si può fare economia anche in agricoltura senza violentare l’ambiente, senza danneggiare il paesaggio. Questi sono i temi fondamentali sui quali anche i prossimi progetti vedranno la presenza dell’Osservatorio Europeo del Paesaggio ma anche di altri istituti d’istruzione superiore del comprensorio valdianese”. Progetti ambiziosi che vedono la partecipazione di partner di tutto rispetto che ci credono e investono sul Vallo di Diano e intravedono prospettive di crescita e sviluppo coinvolgendo terre anche fuori il Belpaese.
Antonella Citro