Sabato 12 giugno un lungo sogno è, in poco tempo, diventato realtà! Alle ore 18.00, a Laura Mare, il primo tratto di lungomare della Città di Capaccio Paestum si è riempito di curiosi e interessati Capaccesi-Pestani per assistere ad un evento che, in pochi ormai, credevano di vedere realizzato. Invece, si è materializzato il primo stralcio dell’intervento di riqualificazione ambientale e messa in sicurezza del litorale della Città. Su progetto di Luca Cerullo, assistito dal padre Italo, il primo stralcio dell’intervento che conferisce un aspetto del tutto nuovo a 1.100 metri di “lungomare” è diventato realtà giusto in tempo per dare slancio nuovo ad una stagione turistica che, a causa della pandemia da Coronavirus 19, languiva in attesa dell’arrivo dei turisti. L’opera è stata finanziata dalla Cassa depositi e prestiti con i fondi del risparmio postale per un importo complessivo pari a € 1.500.000 (l’importo complessivo di € 5.862.268,53 totalmente finanziato). Responsabile unico del procedimento è l’Ing. Giovanni Vito Bello responsabile dell’ufficio tecnico comunale).Comprensibile l’orgoglio di Franco Alfieri che ha dichiarato che “Il progetto che noi abbiamo approvato, e del quale inauguriamo per ora il primo tratto, conferirà alla fascia litoranea del nostro Comune un volto completamente nuovo, darà finalmente dignità e sicurezza e offrirà un nuovo impulso anche alle attività turistiche che su esso insistono, perché potranno così lavorare non solo nella stagione estiva ma per tutto l’anno”.
Il 2° lotto che sarà pronto per il prossimo anno, consegnerà a turisti e residenti della Città dei Templi 3 Km di una splendida passeggiata in riva al mare che potrà essere vissuto in modo del tutto originale in quanto non è stato necessario “inondare” il bagnasciuga di cemento ma ha creato una cerniera tra l’arenile e la fascia pinetata che ne rispetta la naturale bellezza. Altro aspetto non secondario è stata la scelta di “confinare” i mezzi a motore autorizzati sulla stradina bianca di servizio e realizzare i parcheggi a monte della pineta liberando il mare da ogni pericolo e inquinamento.
Ora dipenderà da utenti e imprenditori – gestori delle strutture balneari dare un senso compiuto ad un’opera che hanno invocato da tempi immemori. Sarà anche compito del comune vigilare sul rispetto dell’investimento fatto impedendo che il tratto diventi un terreno di scorribande con moto, motorini e quant’altro è abituale che succeda alle nostre latitudini in questi casi. Ma la vera sfida è rivolta alla comunità che deve appropriarsene e sentirla parte di sé non lasciando spazio a chi non perde occasione per dissacrare e vandalizzare. Ecco perché è importante dare immediatamente un’impronta di forte attenzione come, peraltro, già avviene a Capaccio Scalo, Capaccio Capoluogo e Area archeologica.
Biesse