La memoria collettiva è un archivio di possibilità. Ciò che esprime il racconto della tradizione, attraverso la voce di coloro che ne hanno attraversato i processi evolutivi, essendone parte, è frammento dell’identità culturale di un popolo, o quantomeno di un gruppo, di uno spicchio di realtà. Acciaroli è terra di pescatori, porto di mare, enclave di leggenda.
Quando si diffuse la notizia, poi santificata da un apposito cartello di benvenuto, della presenza dello scrittore e giornalista statunitense Ernest Hemingway presso le sue coste nel periodo immediatamente precedente la stesura del suo capolavoro “Il vecchio e il mare”, si mise in moto una vera e propria macchina della verità. Molti tuonarono alla bugia, altri, forti del valore di una storia orale del popolo cilentano, raccolsero testimonianze, confidenze, ricordi. Venne fuori così il nome di Antonio Masarone, “il Vecchio” pescatore cilentano che sarebbe stato di ispirazione per la figura omonima del romanzo breve, pubblicato per la prima volta sulla rivista Life nel 1952. “Con la sua barchetta, Antonio Masarone rientrava in porto sospingendosi a braccia con i remi e trainando pesci spada più grandi della sua barca, saraghi e cernie. I colleghi pescatori lo guardavano ammirati. E così anche Hemingway” scrive Oreste Mottola, in un articolo dedicato alla leggenda da Unico.
Operare qui una distinzione tra storia orale e tradizione orale, tra storia e folklore, vorrebbe dire camminare sul filo che dalla realtà conduce alla letteratura, un percorso forse più che indicato, considerando l’oggetto della questione, ma che non ci renderebbe un buon servizio.
Ci piace invece ricordare che se ogni luogo ha un’anima, quest’anima, questa sensibilità che vi sovraintende, insomma il così detto “genius loci”, ad Acciaroli, ha di sicuro il volto segnato dal sole del mediterraneo, le braccia forti dei tiratori di reti, lo sguardo perso di chi ha visto troppo mare. Acciaroli può essere raggiunta seguendo la “Via del mare”, una lingua sinuosa di strada che da Agropoli lambisce tutta la costa, attraversando Casal Velino. Situato tra Mezzatorre di San Mauro Cilento e Pioppi, Acciaroli è una delle due frazioni marine del comune di Pollica, un paese di pescatori appunto, che racchiude lo scrigno del centro storico come un’ostrica la sua perla. L’area portuale, cui fa da sfondo la Torre Normanna voluta da Federico II e costruita nel 1233, è la porta di ingresso ad un mondo che, ancora oggi, vive della sua leggenda.
Il “paese dei centenari”, come è stato definito in un lungo articolo pubblicato sul sito della CNN, può fregiarsi di essere stato casa per Ancel Keys, padre fondatore della Dieta Mediterranea e di contare, tra i suoi abitanti, una percentuale di ultracentenari pari a 1 su 10. Tra di essi si registrano, inoltre, bassissimi tassi di problemi cardiaci e rarissima è l’insorgenza del morbo di Alzheimer.
Il segreto di tanta longevità è attualmente oggetto di studio da parte dell’Università della California, in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma, ma non ci stupisce. Assumendo i tratti di una realtà ideale, Acciaroli ha sempre vissuto l’ambizione di distinguersi, di fare la differenza, di combattere per acciuffare il suo marlin, salvo poi vederselo sbranare dagli squali, e la vicenda di Angelo Vassallo ne è una prova: il sindaco “pescatore” che, più di ogni altro, potrà rappresentare, nella memoria collettiva degli abitanti di Acciaroli, quel vecchio testardo che, ostinatamente, ha sfidato l’avarizia della vita.
Francesca Schiavo Rappo