Ci sono volte in cui un territorio è quasi automaticamente abbinato a delle personalità (politiche) e viceversa. Quasi a creare una simbiosi apparentemente difficile da scalfire.
E’ il caso di Raffaele Accetta, politico di lungo corso del Vallo di Diano.
Sindaco di Monte San Giacomo dal 1993 al 1997 e dal 2011 ad oggi, ha ricoperto la carica di presidente della Comunità Montana per 12 anni, prima di cedere la poltrona al sindaco di Sala Consilina, Francesco Cavallone.
Un passaggio di consegne non proprio “naturale”, ma frutto di strategie politiche definite. Il mandato di Accetta era in scadenza e lo stesso ha chiesto ai sindaci una proroga di qualche mese, relativa alla sostituzione, fino alle elezioni amministrative, in vista di un riassetto politico complessivo del territorio.
Il cambio ai vertici dell’ente montano ha portato anche alle dimissioni, da presidente del GAL Vallo di Diano, di Attilio Romano.
Ma gli sconvolgimenti politico-amministrativi nel comprensorio non si sono limitati alla Comunità Montana.
Lo stesso Accetta, infatti, è stato protagonista del terremoto che ha interessato Monte San Giacomo. Il primo cittadino ha revocato l’incarico di vice sindaco ad Angela D’Alto (20 anni in amministrazione di cui 10 come assessore) e di assessore ad Antonio Caporrino (28 anni di cui 20 da assessore). Alla base di tale atto, stando a quanto sottolineato dal sindaco “la tensione derivata da contrasti politico/amministrativi e il fatto che gli assessori uscenti abbiano deciso di dare inizio alla campagna elettorale”.
Il paese, infatti, il prossimo autunno sarà chiamato al voto.
D’Alto e Caporrino, già a novembre del 2020, avevano rassegnato le dimissioni, salvo poi ritirarle, per non aver condiviso il primo screening anti-Covid effettuato in paese.
Il primo commento della D’Alto, dopo la decisione del sindaco, è stato affidato ai social. Sul proprio profilo Facebook, infatti, l’ex vice sindaco ha scritto di “aver appreso con stupore e senza alcun preavviso, di essere stati revocati dall’incarico dopo aver sostenuto per decenni Accetta.”
La verità è che i rapporti – si legge – si sono incrinati nel momento in cui, all’inizio del nuovo anno e parlando delle prossime elezioni amministrative, i sottoscritti, insieme ad altri consiglieri, hanno manifestato la chiara volontà di non sostenere più la candidatura di Accetta a Sindaco, considerando la necessità, dopo 40 anni ininterrotti di gestione, di ragionare su una ipotesi di rinnovamento, termine peraltro più volte ribadito dai presenti.
Il tutto – si legge ancora – è precipitato ancor di più a seguito della vicenda della Comunità Montana, per la quale i sottoscritti, non si capisce a quale titolo, sono stati più volte ritenuti responsabili della mancata riconferma dello stesso”.
Accetta ha poi scritto e diffuso una lettera aperta. “La politica non si fa sui social – ha commentato. Sono un ottimo strumento per comunicare, ma anche un mezzo molto furbo per raccontare più facilmente una bugia. Cosa avreste fatto al posto mio?
Avreste mai revocato l’incarico ad un vostro collaboratore attivo, presente, preciso, che vi aiuta tutti i giorni a risolvere i problemi? E al contrario, cosa fareste con un collaboratore passivo, assente, rinunciatario e approssimativo? E che per giunta si è reso protagonista di un fatto gravissimo, irriguardoso e maleducato? Forse – ha aggiunto Accetta – il rispetto e la riconoscenza, in politica e nella missione amministrativa non contano più”.
Alla lettera del primo cittadino è seguita poi, a stretto giro, quella dei 2 assessori revocati, i quali hanno inteso specificare come non fossero debitori di alcunché nei confronti del sindaco e che l’utilizzo dei social fosse stato funzionale a promuovere l’operato dell’amministrazione e per difendere la stessa.
Insomma, una battaglia a colpi di lettere e post.
Il sindaco di Monte San Giacomo ha provveduto, poi, a nominare i nuovi assessori. Si tratta di Gianluca Viciconte (che sarà anche il vicesindaco) e di Giusy Lisa.
In riferimento alle prossime elezioni comunali, un possibile candidato alla carica di sindaco, considerando gli sconvolgimenti di cui abbiamo parlato, potrebbe essere proprio Angela D’Alto.
Un clima, quindi, non proprio dei più sereni, non soltanto nel piccolo centro valdianese, ma nel comprensorio, chiamato a sfide ed appuntamenti importanti, tra alta velocità, elezioni all’orizzonte, questione rifiuti e costante rischio di perdita di servizi.
Cono D’Elia