“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”. Questa frase è di Piero Calamandrei grande giurista, uno di quelli che ha dato il suo contributo a scrivere la Costituzione della Repubblica Italiana. Il 25 aprile 2021 si celebra il 76° anniversario della Liberazione d’Italia. Un momento particolare quello di quest’anno, siamo tutti stanchi per via della pandemia. Ricordo le manifestazioni a cui ho partecipato da giovane studente. Le più sentite da parte della nostra popolazione. La Resistenza coinvolse tutti i Paesi Europei, li portò a ragionare sul fatto di batterci insieme per una pace duratura, di creare un mercato di merci comune, ma anche una solidarietà tra Paesi ricchi e Paesi poveri, tra Paesi vinti e tra Paesi vincitori, tra Paesi del Sud e Paesi del Nord. L’anno scorso, il nostro Primo Ministro Giuseppe Conte, nella estenuante trattativa con l’Europa, fece inserire due aggettivi nella trattativa per il Recovery Fund che oggi come allora sono necessari e urgenti. La nostra liberazione da un nemico che ci privava della libertà (il nazi-fascismo) era necessaria e urgente, la nostra liberazione e reazione oggi da un nemico invisibile (il covid -19) è necessaria e urgente. Tra pochi giorni il Governo Draghi presenterà il nostro piano. Questa è la risposta che ci voleva ad un sovranismo e nazionalismo becero e arrogante. Solo insieme possiamo batterci per sconfiggere oggi il coronavirus, per poi affrontare quelle sfide necessarie e urgenti che devono costituire la nuova ossatura dell’Europa. Tre cattolici, tre uomini di frontiera, tre perseguitati dalle dittature nazifasciste: il francese Robert Schuman, il tedesco Konrad Adenauer, l’italiano Alcide De Gasperi sono stati i padri fondatori dell’Unione europea, Nobel per la pace 2012. Da politici lungimiranti quali erano, guardavano non alle elezioni, ma alle nuove generazioni. In loro c’era un sogno, necessario e urgente ,che scavava le sue radici in un passato lontano: dal glorioso Impero Romano a Carlo Magno, dalla creazione degli Stati nazionali al consolidamento di quegli stessi principi che avevano portato all’unione di questi, fino ad una visione più ampia: l’Europa ,che potesse competere con due giganti economici: gli Stati Uniti e la Cina. Oggi è l’inizio di una nuova Resistenza, quella che ci libera dagli egoismi, per portarci in una nuova fase. Un urlo di speranza necessario e urgente. Buona Liberazione Europa.
ROBERTO SCOLA