La pandemia di Covid-19 ha indubbiamente messo in ginocchio molti settori, dalla ristorazione, al turismo, passando per il settore culturale oppure quello del gioco d’azzardo. Un altro settore colpito, però, è sicuramente quello dell’edilizia. L’emergenza COVID-19 e la diffusione del virus SARS-CoV-2 ha condizionato, da ormai un anno a questa parte, le nostre abitudini quotidiane. Viviamo in modo diverso, usciamo in modo diverso e soprattutto lavoriamo in modo diverso, in quanto è necessario rispettare tutte le regole e le dovute precauzioni per uscire definitivamente da questo periodo storico di pandemia cosicché da poter far ripartire il nostro Paese. Il settore edile è un settore fondamentale in questo senso, poiché linfa per lo sviluppo industriale e non solo di qualsivoglia paese, nazione o società.
Per quanto concerne il discorso dell’edilizia in ottica virus e pandemia, il settore edile è un ambito lavorativo che normalmente, anche senza rischi biologici, ha alti indici di frequenza e gravità degli infortuni.
E proprio in considerazione della specificità e dell’importanza del lavoro nei cantieri edili, già nei primi mesi di diffusione della pandemia è stato elaborato uno specifico protocollo: il “Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 nei cantieri”, un protocollo che è diventato un costante allegato dei vari DPCM che si sono susseguiti fino ad oggi.
Ad oggi, nel mezzo del piano vaccinale, è importantissimo che tutti i lavoratori vengano sottoposti all’inoculazione per non tenere ferma l’economia del Paese.
In Cilento, ha parlato Giuseppe Marchesano, responsabile proprio dell’area cilentana della FILCA CISL (Federazione Italiana Lavoratori Costruzioni e Affini – Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori), dopo le dichiarazioni dei segretari generali di Feneal UIL, FLICA CSL e Fillea CGIL. I segretari, in una nota in relazione al protocollo sottoscritto il 6 aprile da parti sociali, INAIL, Governo e Commissario Straordinario Emergenza Covid “per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro”, hanno ribadito l’importanza del protocollo sottoscritto nella battaglia per evitare il contagio da Covid-19 e che occorre garantire il vaccino a tutti i lavoratori della filiera. Continuano chiedendo che in tutti i luoghi di lavoro siano inclusi nei piani vaccinali anche i dipendenti che operano negli appalti, nei subappalti e nelle forniture.
Riguardo questo discorso, Marchesano ha ribadito l’importanza del protocollo sottoscritto sottolineando che l’emergenza sanitaria ha investito ed inciso pesantemente su un settore, già in grande affanno, che cercava di rialzarsi dopo dieci anni e più di crisi. Nella provincia di Salerno ed in particolar modo nel territorio cilentano. Gli investimenti nel settore edile – secondo Marchesano – hanno sempre rappresentato il volano dell’economia territoriale e che, nonostante abbiano avuto un ridimensionamento del settore del 50%, rappresentano comunque il 13,6% del PIL provinciale.
Marchesano, inoltre, sottolinea come da più di un anno il settore edile è in crisi per svariati motivi legati alla pandemia e che l’attuazione del protocollo non può che essere vista in maniera favorevole e di buon auspicio poiché, in concomitanza all’approvazione del protocollo, si è concluso, dopo quasi trent’anni, l’iter burocratico per la gara d’appalto della storica frana tra Ascea e Pisciotta. Entro il 32 dicembre 2021 la Regione Campania bandirà la gara d’appalto per l’importo complessivo di 19 milioni di euro per la realizzazione della variante.
Andrea Della Rocca