Ha avuto inizio ieri il primo di una lunga serie di incontri targati Viaggi Meridiani. L’Archivio delle Culture Mediterranee, giunto alla quinta edizione, apre le porte al popolo del web per parlare di cinema, ambiente e attività, in connessione con alcune zone blu del mondo. Aree geografiche (l’isola di Okinawa, in Giappone; la Sardegna, in Italia; e Icaria in Grecia) che presentano una maggiore espressione di centenari. Il Cilento, per la sua longevità, potrebbe essere candidato a questo modello.
I Viaggi Meridiani sono un racconto per immagini, ma anche un laboratorio di ascolto, visione, di gusto attraverso il video, la scrittura, la fotografia, la musica e la narrazione. Il loro scopo è valorizzare il legame tra il paesaggio, le identità territoriali e lo stile di vita meridiano. «L’iniziativa nasce per rendere fruibili i contenuti anche attraverso il web – commenta Maria Grazia Caso, promotrice dell’evento e direttrice del Mediterraneo Video Festival – ma anche per prepararci alla prossima edizione del MVF e promuovere il progetto Zone Blu dal quale nascerà un documentario a più mani su dati di ricerca dell’Università Popolare Medicina degli stili di vita, insieme ad altri studiosi ».
Lo scorso mercoledì 20 aprile, dopo la presentazione dell’evento, è intervenuto il prof. Eugenio Luigi Iorio – presidente dell’Osservatorio internazionale dello Stress Ossidativo e dell’Università Popolare Medicina degli Stili di Vita-Lifestyle Medicine – su longevità e stili di vita a confronto. Infine, la proiezione di un’opera “Tracce” di Cilento, realizzata dagli allievi della scuola estiva di cinema Robert Joseph Flaherty di Padula, a cura di archiviomedfest.it. I prossimi incontri saranno trasmessi sulla pagina social Mediterraneo Video Festival.