L’operazione delle DDA di Potenza e Lecce ha confermato ancora una volta che il Vallo di Diano è al centro di operazioni di diverse e pericolose organizzazioni mafiose. Uno Stato parallelo che attraverso attività commerciali illegali incassa milioni di euro per poi investire il profitto in attività imprenditoriali a danno delle persone oneste e perbene. Le indagini che hanno consentito di accendere un faro su diverse attività illecite bloccandole, ci fa sperare che non tutto è perduto. Chi sbaglia deve assolutamente pagare e quando gli errori compromettono il futuro dei nostri figli allora bisogna essere ancora più intransigenti. La cosa che fa ancora più rabbia è l’utilizzo della nostra Terra per attività criminose che seminano inquinamento, pericolo e morte. Dobbiamo continuare a mantenere alta l’attenzione, chiederò sia alla Commissione Anticamorra e sia alla Commissione Attività Produttive un’audizione sui temi dei rapporti tra economia e criminalità organizzata. Nel frattempo esprimo la mia gratitudine ai Magistrati e alle Forze dell’Ordine che hanno portato avanti questa importante inchiesta.
Lo ha detto Tommaso Pellegrino, presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, e capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale.