Cilento-Alburni: “Il consiglio regionale della Campania intervenga celermente modificando l’articolo 30 della legge regionale 11/1996 che vieta agli Enti montani le nuove assunzioni nel comparto della forestazione per poi procedere allo stanziamento dei fondi necessari alla stabilizzazione dei lavoratori precari”.
A chiederlo è il presidente dell’Uncem Campania, Vincenzo Luciano, che martedì pomeriggio ha partecipato al tavolo sul futuro della forestazione in Campania che si è tenuto presso la Regione Campania.
Forestazione che in tutto il territorio regionale vede l’impiego presso le Comunità Montane e le Province, di oltre 3mila lavoratori di cui circa 2mila sono assunti con contratto a tempo indeterminato e 1526 operai assunti con contratti a termine, che costa annualmente, alla Regione Campania, circa 87milioni di euro.
Fondi che però, a causa dell’emergenza covid19, l’Ente di Palazzo Santa Lucia a Napoli, non ha più nelle proprie disponibilità per la forestazione- “gran parte di quei fondi-denuncia il presidente dell’Uncem Campania-sono stati destinati dalla Regione all’emergenza covid. Quei soldi però-sottolinea-sono necessari per dare un futuro al comparto forestale campano. Basti pensare-chiosa-che grazie ai pensionamenti avvenuti lo scorso anno, il fabbisogno regionale per il comparto è di oltre 70milioni e mezzo, di cui 15milioni necessari per stabilizzare i lavoratori precari”.
Cifre queste, che Luciano ha illustrato anche al tavolo regionale, chiedendo al governatore Vincenzo De Luca e all’assessore regionale alla forestazione, Nicola Caputo, di destinare i fondi necessari alla stabilizzazione degli idraulici forestali- “le risorse non vanno toccate dal comparto forestazione e devono resta lì-tuona Luciano. -Senza soldi e senza la modifica della legge regionale che blocca il turnover per le assunzioni- dice-parliamo di idee che non si concretizzeranno mai”.
Sblocco del turnover con la possibilità di attivare le procedure di mobilità tra Enti montani e presso i vivai regionali, la stabilizzazione degli otd e nuove assunzioni, necessarie secondo l’Uncem, per far fronte alla carenza di personale presso decine di Comunità Montane della provincia di Salerno e vivai regionali, che ad oggi contano la presenza di operai al di sotto del limite minimo imposto dalla legge che è di 1 lavoratore per ogni ettaro di terreno.
Ed è proprio la possibilità della stabilizzazione dei lavoratori a termine che si è discusso al tavolo regionale dove l’Uncem ha proposto alla Regione, di valutare la possibilità di stabilizzare, per quest’anno, al 75% delle giornate di lavoro, gli operai idraulico forestali otd.
Ipotesi quest’ultima, al vaglio dell’assessorato all’agricoltura e alla forestazione. “Tre questioni-fa notare Luciano, riferendosi a modifica della legge regionale, fondi al settore forestazione e stabilizzazione degli operai otd-sui quali il consiglio regionale deve lavorare con celerità perché solo attraverso questi passaggi, si ridà dignità ai lavoratori che da troppi anni attendono certezze sul loro futuro e all’intero comparto forestale campano”.
Oreste Mottola