Prenderà avvio oggi, giovedì 11 marzo, la quinta edizione di Fotogrammi femminili dal mondo, rassegna cinematografica, organizzata dal Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano.
Tre gli appuntamenti che ci guideranno in un viaggio nel cinema, Women’s Studies; e nella conoscenza di donne registe, interpreti, autrici, protagoniste del cinema. All’evento si potrà assistere in streaming sul canale YouTube ‘CSCUNLAOristano’ e nella pagina Facebook ‘Centro Servizi Culturali Oristano’.
Il primo incontro Per un pugno di ghinee. Alcune considerazioni su cinema e Women’s Studies, curato da Lucia Cardone – professoressa ordinaria di Storia del cinema presso il Dipartimento di scienze umanistiche e sociali, Università di Sassari – si terrà l’11 marzo alle 17.30. Il secondo appuntamento Sguardi mediterranei cinema al femminile, il 18 marzo, sarà a cura di Maria Grazia Caso, giornalista e direttrice artistica del Mediterraneo Video Festival – festival internazionale del cinema documentario sul paesaggio mediterraneo. Per poi finire il 25 marzo con Registe dell’altra riva. Un corpo a corpo con la storia, da Maria Coletti, della Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia.
«Interessante il titolo di questa nostra conversazione “fotogrammi al femminile dal mondo” – commenta Maria Grazia Caso – dedicato alle donne registe, interpreti, autrici, protagoniste del cinema documentario che sceglie storie, alcune forti di grande attualità; altre impegnate a valorizzare le identità dei luoghi di appartenenza». Così, nell’incontro del 18 marzo ci condurrà in un viaggio – attraverso alcuni film scelti – fatto di «storie reali e diverse nelle forme e nel linguaggio», che confluiscono «nella creatività del paesaggio mediterraneo».
Tra le pellicole scelte, nel corso di “Sguardi mediterranei cinema al femminile”, ci sarà l’autrice Elisabetta Pandimiglio, romana, documentarista, scrittrice, autrice di testi teatrali, sceneggiatrice per cinema e televisione, la quale pone «uno sguardo su grandi temi sociali dalla condizione femminile al disagio sociale». Dove lo sguardo cadrà sulla ‘resistenza’ (alla malattia, alla tristezza, alla burocrazia, al tempo), per poi via via tratteggiare esistenze intense e allo stesso tempo drammatiche. Attraverso Mariangela Barbanente, autrice e sceneggiatrice pugliese, affronterà il disagio sociale di alcune lavoratrici e la storia del bracciantato in Puglia. In seguito, il dibattito si sposterà sui film di Nagore Eceiza, giovane rivelazione spagnola, autrice indipendente, figura molto interessante nel panorama internazionale, la quale si serve del documentario sociale come strumento educativo. Tra le tante cause portate avanti, di grande attualità i cambiamenti climatici. Il dialogo su Izza Genini, autrice marocchina di Casablanca, verterà sul suo interesse nell’intraprendere la produzione di una raccolta di film documentari, dedicati alla ricchezza musicale e culturale del patrimonio marocchino.
Anais Di Stefano