Il settore automobilistico a distanza di un anno dall’inizio della pandemia, com’è cambiato? Scopriamolo insieme a Claudio Masullo, titolare Spazioauto Srl.
A distanza di un anno dall’inizio della pandemia Covid-19 e l’adottamento delle varie misure di prevenzione, il settore automobilistico ha aumentato o diminuito le proprie vendite?
Purtroppo non posso che affermare l’effettivo calo del settore, viviamo in un momento storico e tutta l’economia mondiale ed Italiana ha subito un drastico ridimensionamento che ha prodotto quello che quotidianamente viviamo…tagli, incertezza in genere, e pertanto i beni di non necessità e non primari, come il nostro settore, vengono messi in secondo piano.
Qual è lo scenario che vi siete ritrovati ad affrontare quotidianamente?
Ci siamo reinventati, innanzitutto tutelando la salute nostra e dei nostri clienti adottando misure di contenimento e di protezione; ma per far ripartire il nostro settore, maggiormente abbiamo puntato sull’e-commerce e la digitalizzazione che secondo le statistiche è in forte crescita e abbiamo davvero costatato la sua importanza. Non abbiamo mai tirato i remi in barca, ma bensì abbiamo creduto nella nostra attività investendo e rinnovandoci al meglio e tutto ciò ci ha premiato poiché’ abbiamo chiuso il bilancio 2020 stabile come l’anno precedente nonostante la pandemia e le continue chiusure restrittive a causa del Covid-19.
Avete convenzionato nuove offerte o prodotti per far sì di avere una posizione sempre ottimale sul mercato?
Si come dicevo prima il web,abbiamo chiuso accordi con società finanziarie per ridurre i costi sui tassi d’interesse,ed abbiamo sviluppato per primi il provvedimento “restart” che prevede un rateo sui finanziamenti molto particolari e rate basse iniziali questo ci ha permesso di dare un po’ di sollievo a chi aveva già finanziato, ed ai nuovi finanziamenti una rata da poter sostenere senza molte difficoltà.
Quali sono le prospettive di ripartenza?
Abbiamo i migliori propositi e sono molto ottimista, ma purtroppo se il contesto attorno a noi non cambia vedo ancora mesi oscuri.
Abbiamo lottato, lottiamo e lotteremo ancora; mai arrendersi!
C’e bisogno pero’ di uno shock economico globale per far ripartire l’economia,come in un dopo guerra; ce la ricostruzione per cosi dire, cosi dovrà essere nella realtà. Ognuno di noi dovrà fare la propria parte.
Per primo le istituzioni dovranno dare l’esempio concreto di una corretta gestione della cosa pubblica, e non continui scandali come purtroppo vediamo quotidianamente legati anche all’emergenza pandemica covid-19, non possiamo pensare di migliorare il nostro paese se da decenni ci trasciniamo la complessa macchina burocratica dell’amministrazione pubblica, della giustizia, delle continue disparità tra nord e sud ora tra Europa e Italia.
Sicuramente cio’ che sto dicendo trova accoglimento da parte di tanti imprenditori e non, che nel quotidiano lottano continuamente contro questo sistema molto difficile da sostenere, ed ora si è aggiunto la pandemia che ha peggiorato ancora di più il sistema.
Mi auguro e tutti ci auguriamo, prima di tutto che questa pandemia passi e auspichiamo tutti a ritornare ad essere il paese, le persone, le aziende che eravamo e che hanno dato lustro al mondo intero senza essere secondi a nessuno.