Tenuta Porta Ventura, un’elegante villa nel cuore del Cilento con ampi spazi curati nei minimi dettagli per eventi unici e indimenticabili; ad un anno dall’adottamento delle misure anti covid-19 scopriamo cosa è cambiato nella proposta degli eventi offerti e di quanto si stimi il calo degli eventi.
Marco Galardo e Rosmary Antico, titolari della struttura e noti imprenditori di Roccadaspide rispondono ad alcune domande.
Ad un anno dall’inizio della pandemia e le dovute norme anti covid-19 adottate, di quanto stimate il vostro settore eventi e banquetting sia calato?
Porta Ventura è una nuova iniziativa e, quindi, non dispone di una storicità consolidata per misurare gli effetti contrattivi della pandemia. Ad ogni buon conto va rilevato in generale che da ottobre 2020 il settore eventi è completamente fermo, con tutte le conseguenze del caso.
Come avete affrontato inizialmente le varie disdette e la chiusura totale?
Anche laddove c’era la possibilità di gestire eventi in armonia con le norme Covid abbiamo ritenuto di sensibilizzare la nostra clientela a rinviare gli eventi affinché potessero avere luogo in un contesto di sicurezza ed emotivo più favorevole. Siamo convinti che il settore cambierà in modo profondo e continuiamo a credere nel progetto di valorizzazione della ristorazione delle aree interne come modello autentico, verace ed alternativo a quello “standardizzato” della fascia costiera. Di qui anche la scelta di puntare sull’agri chef Croce, ormai punto di riferimento consolidato della cucina Cilentana. Porta Ventura rientra in un gruppo imprenditoriale familiare diversificato e quindi abbiamo già predisposto le condizioni di medio termine per adeguare l’iniziativa al mutato contesto di mercato.
Avete già in programma, quando sarà possibile, novità e nuove promozioni da offrire ai vostri clienti?
La nostra offerta prevede la proposizione di una cucina d’eccellenza nel rispetto della tradizione e della nostra matrice agrituristica in un contesto architettonico e botanico autentico ed in armonia con il territorio e la tradizione. Confermiamo la linea commerciale scelta che riteniamo essere il giusto compromesso fra innovazione, tradizione, funzionalità ed accessibilità economica di un posizionamento comunque di fascia medio-alta.
Includerete nuovi format per la ripartenza come i “Sabato Ventura”?
I Sabato Ventura sono state simpatiche finestre su esperienze gastronomiche variegate. Ci siamo molto divertiti con i nostri ospiti e certamente riproporremo la formula con una sempre maggiore enfasi sulla eno-gastronomia cilentana. La nostra ambizione è rappresentare una piccola ulteriore vetrina per le produzioni di prossimità che ovviamente incontrano difficoltà amplificate nel trovare spazi di mercato esterni.
Come prevedete la riapertura?
Con una grande attenzione alla sicurezza degli ospiti e dei collaboratori e dimensionando il numero delle presenze in modo tale da rendere l’ospitalità comunque accogliente e confortevole allo scopo di far vivere senza disagi le maggiori attenzioni che siamo convinti dovranno essere adottate anche post pandemia.