Il GAL I Sentieri del Buon Vivere è espressione di più territori (Alburni, Tanagro, Alto e Medio Sele, e parte dell’Irpinia e del Terminio Cervialto) che condividono obiettivi, finalità e strategie di sviluppo per le aree rurali interne delle province di Salerno e di Avellino. Il presidente del GAL è Nicola Parisi (anche sindaco di Buccino) e la sede legale è a Laviano (SA).
L’area racchiude 37 comuni come di seguito esposti: Auletta, Aquara, Bagnoli Irpino, Bellosguardo, Buccino, Caggiano, Calabritto, Campagna, Caposele, Cassano Irpino, Castelcivita, Castelfranci, Castelnuovo di Conza, Colliano, Controne, Contursi Terme, Corleto Monforte, Laviano, Lioni, Nusco, Oliveto Citra, Ottati, Palomonte, Postiglione, Petina, Romagnano al Monte, Roscigno, Ricigliano, San Gregorio Magno, Salvitelle, Sant’Angelo a Fasanella, Santomenna, Senerchia, Sicignano degli Alburni, Teora, Torella dei Lombardi, Valva.
Elemento centrale della strategia del GAL è la costruzione di una comunità intelligente e resiliente, al cui interno si possano ricomporre le fratture economiche, sociali e culturali che ancora caratterizzano il territorio e si possano avviare processi di apprendimento collettivo e collaborativo. Il laboratorio territoriale permanente, strutturato su un modello inclusivo e partecipativo, si configura come la condizione predisponente per l’implementazione della strategia nella sua dimensione più operativa, definita dalla realizzazione di interventi finalizzati al rafforzamento e al consolidamento delle filiere produttive territoriali, da un lato, e al potenziamento del sistema ricettivo per un turismo sostenibile e di qualità, dall’altro.
Il GAL “I Sentieri del Buon Vivere” si è costituito nel 2010 ed ha gestito un Piano di Sviluppo Locale con una dotazione finanziaria iniziale di € 6.593.326,00, divenuta a seguito di rimodulazione di € 7.620.642,45. Tale rimodulazione ha consentito il finanziamento di tutti i progetti ammissibili a finanziamento con l’emissione di n. 91 Provvedimenti di concessione. Il GAL ISBV opera su un territorio che coinvolge la totalità delle amministrazioni dei 27 comuni appartenenti a due Comunità Montane, la Comunità Montana Alburni e la Comunità Montana Tanagro Alto e Medio Sele, ubicate nell’area interna della provincia di Salerno, e 10 Comuni della provincia di Avellino limitrofi e omogenei con l’area del salernitano. Si tratta di un territorio abitato da circa 95.000 persone, su una superficie di poco più di 1.400 Kmq. Solo il 20% della popolazione risiede nei comuni appartenenti alla macroarea C “Aree rurali intermedie” mentre l’80% è concentrato nei comuni della macroarea D “Aree rurali con problemi di sviluppo”. La densità abitativa media dei comuni in questione è di 69,19 ab./km. La maggior parte di questi ha meno di 2.000 abitanti, fatta eccezione del comune di Campagna, il più esteso, con oltre sedicimila abitanti. Quattro importanti fiumi attraversano l’area, il Sele, che dal Monte Paflagone, in Irpinia, scende a valle verso Contursi Terme dove incontra il Tanagro insieme al Calore Salernitano (o Lucano), che sfocia nel Sele prima che questi si riversi nel Golfo di Salerno, delimitando il territorio del GAL a sud, ai confini con il Cilento e il fiume Ofanto, che attraversa i comuni dell’Alta Irpinia. La Valle del Sele è delimitata a nord dal massiccio montuoso dei Picentini e a sud dal massiccio degli Alburni, la cui natura carsica ha favorito la formazione di un gran numero di grotte e cavità (circa 400) tra le quali sono famose quelle di Castelcivita. Rilevante è anche l’altopiano di Laceno, ai piedi del Monte Cervialto, nel territorio di Bagnoli Irpino, per le sue enormi potenzialità turistiche. Il territorio ricade in gran parte nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Alburni e nel Parco Regionale dei Picentini e si caratterizza per un importante valore naturalistico, culturale, tradizionale e per un rilevante patrimonio agro-pastorale e forestale.
Il territorio del GAL ha da sempre trovato nell’agricoltura, e nelle attività artigianali ad essa connesse, la sua principale fonte di reddito e di sviluppo. Il settore produttivo agricolo si inserisce in un contesto ricco di risorse naturali: un ambiente salubre, a tratti incontaminato, che fa da sfondo a produzioni genuine e di qualità, fortemente rappresentative delle tradizioni e delle tipicità del luogo. Il settore agricolo e l’ambito dell’artigianato impegnano un buon numero di persone, dedite a portare avanti le coltivazioni, gli allevamenti e le lavorazioni tradizioni locali, usufruendo delle materie prime direttamente reperibili sul territorio. I prodotti tipici del territorio del GAL raccontano la storia di un Territorio e della sua identità. Un racconto di sapori unici, frutto irripetibile di una particolare localizzazione geografica, della qualità delle materie prime e di tecniche di produzione antiche. Tra le tante specialità del territorio, alcune hanno anche ottenuto il riconoscimento del marchio DOP, come l’olio extravergine d’oliva “Colline Salernitane” ed il “caciocavallo silano” e IGP, come il marrone di Montella. L’area si caratterizza anche per la produzione del Pecorino di Carmasciano P.A.T.
Sono presenti, nel territorio del GAL anche due Presidi Slow Food, il Fagiolo Bianco di Controne ed il Carciofo Bianco di Pertosa. Oltre alle eccellenze enogastronomiche, il territorio del GAL può contare su numerosi attrattori in grado di accontentare differenti interessi del visitatore: l’ambiente, la storia e il benessere fisico. La ricchezza ambientale rappresenta uno dei punti di forza. Le risorse paesaggistiche unite ad un territorio gestito da secoli secondo i ritmi naturali, rendono l’area ideale per il turismo ambientale e il trekking, anche grazie alla presenza di numerosi sentieri ambientali-escursionistici. Questi ultimi si coniugano perfettamente con quelli salutisti offerti dalle acque termali di Contursi Terme, dove la presenza di numerose sorgenti di acque dalle riconosciute proprietà curative ha dato vita a strutture in grado di offrire un servizio termale di buon livello. A questi si uniscono quelli religiosi e culturali, anch’essi di rilievo.
Chi lavora nei GAL (Gruppi di Azione Locale) che operano nella nostra area, sicuramente lo fa con le migliori intenzioni e con la speranza di contribuire allo sviluppo locale, ma la maggior parte di chi vive nel nostro territorio si chiede se e quanto hanno veramente inciso sul tessuto delle imprese e sulla qualità dei servizi che hanno prodotto. Spesso e volentieri ci si lamenta perché i soldi pubblici, pagati con le nostre tasse, vengono spesi male.
Massimiliano De Paola