E se questo anno di pandemia ci è servita a farci comprendere la bellezza del territorio in cui viviamo non potendo andare altrove, allora potremmo segnare un punto a nostro vantaggio. Di certo oggi siamo più coscienti di quanto possiamo ricavare ancora dalla terra in cui siamo nati e viviamo.
Può sembrar strano, ma nell’intera Valle Del Calore l’anno che passerà alla storia per la situazione emergenziale sanitaria che ha coinvolto il pianeta (pandemia vuol dire “di tutti”) sembra non aver portato grandi perdite sia sotto l’aspetto economico sia relativamente al vissuto della popolazione.
Gli avvenimenti più risalenti risalgono soprattutto ai primi mesi, si può stimare fino ad aprile, tra cui quello più importante la chiusura dell’istituto magistrale a Piaggine, a mio parere la più grave perdita in un territorio in cui lo spopolamento era già ampio.
Nel corso del 2020 si sono susseguiti eventi che hanno caratterizzato e condizionato la vita della Valle del Calore: alcune situazioni sono sempre le stesse che si trascinano da decenni altri sono legate alla cronaca politica, sociale ed economica.
Roccadaspide ha visto tornare al centro del dibattito il presidio ospedaliero che, probabilmente, grazie al Covid19, non dovrà la sua perenne lotta contro il sempre paventato rischio di chiusura o di trasformazione: le ingenti somme destinate alla riorganizzazione del sistema sanitario daranno al nosocomio la “dignità” che finora è in discussione. A livello amministrativo bisogna registrare che sono partite le manovre di avvicinamento alla competizione elettorale per le amministrative che vede gli oppositori dell’accoppiata Iuliano-Auricchio alla ricerca di candidati in grado di scalfire il predominio del gruppo al potere da 15 anni. La non vita del Centro storico, servizi nelle contrade, rilancio della città come centro commerciale, servizi alle persone in stato di bisogno, adeguamento dell’area artigianale a Fonte … alcuni dei temi che saranno al centro del confronto …
Il 2020 è stato anche l’anno delle Elezioni Regionali con molti candidati espressione della Valle del Calore ma solo uno, Adriano Cammarano, ha avuto successo. Pertanto è sulle sue “spalle” il carico della responsabilità di rappresentare le istanze di un territorio costellato di paesi e borghi che lottano per contrastare l’estinzione.
Eppure dei tentativi che partono dal basso ci sono come la ripartenza della Nuova Val Calore. Si tratta di un progetto di rinascita della più antica azienda agricola della Valle che raccolse intorno a sé centinaia di vinicoltori e olivicoltori dando vita ad un sistema economico che fece scuola. Tant’è vero che, su quella strada si incamminarono anche i castanicoltori ma con risultati deludenti, si diede vita anche alla coop il Marrone.
Come non ricordare la Fondovalle Calore e l’ennesima promessa della ripartenza dei lavori nelle prossime settimane nel comune di Castelcivita. Sono in tanti che ancora credono di poter risolvere il problema dello spopolamento dei comuni che svettano sulle colline che si ergono a destra e sinistra dei tre fiumi Sammaro, Fasanella e Calore possa essere avviato a soluzione con il completamente di un’opera avviata all’inizio degli anni ’90.
Un motivo di orgoglio del territorio solcato dai fiumi citati sono i due istituti bancari: la BCC di Aquara e La Banca Monte Pruno di Roscigno, Laurino e Fisciano. È grazie alle banche con i loro direttori, Antonio Marino e Michele Albanese, ai due presidenti, Luigi Scorziello e Anna Miscia, ed ai consigli di amministrazione che il sistema economico del territorio ha potuto contare per evitare la “resa” senza condizioni alla crisi pandemica. Bisogna riconoscere che, unitamente a numerose aziende private, le due banche hanno saputo dimostrare che, nonostante la collocazione geografica, si può fare bene, creare occupazione e trattenere oltra un centinaio di giovani offrendo loro un’occupazione di qualità.
Altre realtà economiche incamminate verso un futuro abbastanza prospero sono quelle legate alle attività agrosilvopastorali che hanno ripopolate le nostre montagne di greggi di pecore e capre, mandrie di mucche e cavalli e giovani imprenditori agricoli che impiantano alberi da frutto.
Al contrario, si sta “incancrenendo” sempre di più la problematica della svalutazione del patrimonio abitativo che, oltra al danno economico prodotto, sta provocando un decadimento strutturale delle case che essendo disabitate non sono oggetto di manutenzione ordinaria e, men che meno, straordinaria.
Al contrario non c’è borgo che non continua a chiedere, ottenere e spendere risorse per costruire o ristrutturare scuole dove non entrerà nessun alunno, conventi dove non dormirà nessun monaco, incubatori d’imprese dove non si accenderà nessun computer …
Queste sono a mio parere le azioni che nel 2020 non dimenticheremo, anche perché saranno le stesse che avranno una grossa ricaduta sull’intero Territorio anche nel 2021.
Relativamente al turismo bisogna segnalare che sono entrati in sofferenza sai i tanti agriturismi che pure si sono affermati sul territorio si i tanti B&B aperti per dare un ruolo ad abitazioni storiche o anche solo decorose. La crisi, purtroppo, ha messo in ginocchio il settore dell’escursionismo e dei pochi musei i luoghi di attrazione che pure resistono grazie alla capacità di resilienza di chi opera nel settore: il museo naturalistico degli Alburni a Corleto Monforte, Roscigno Vecchia, i sentieri del Cervati e degli Alburni, le Grotte di Castelcivita e le Gole del Calore a Felitto e Magliano. Perfino il più piccolo comune della Campania, Valle dell’Angelo, ha avuto un riconoscimento importante essendo stato inserito in un progetto di valorizzazione ideato da Anso (Associazione Nazionale Stampa on Line) e Google news: https://ipiccoliborghi.it
Il 2020 sarà ricordato nel tempo per la pandemia di Coronavisrus19. Nella Valle del Calore e degli Alburni potrebbe accadere che a seguito dei tanti problemi emersi in questo anno, si prende coscienza che, in ogni caso, un futuro è sempre possibile! Pertanto, prendere in mano le proprie esistenze e lottare per non lasciare niente di intentato per nascere a nuova vita, è l’essenza stessa del genere umano pena la sua estinzione …
Fabiola Scorziello e Bartolo Scandizzo