L’anno vecchio è finito ormai, ma qualcosa ancora qui non va. Ho deciso di prendere in prestito le parole di Lucio Dalla e farle mie stravolgendo un pochino la canzone per raccontare la realtà dei nostri giorni.
Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po’;
E siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c’è una brutta novità;
Dalla Cina è arrivato tra noi un virus subdolo che non se ne va.
Non si esce più la sera nemmeno quando è festa;
E c’è chi da dentro guarda fuori stando vicino alla finestra.
E si sta senza vedersi per intere settimane;
E a quelli che hanno tanto da dire rimane solo il cellulare.
Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà all’immunità di gregge;
E tutti quanti ci stiamo già vaccinando.
Saranno tre i colori: rosso, arancione e giallo;
Ogni giorno potrà avere un diverso colore e i negozi chiusi un ristoro ce l’avranno.
Ci sarà da mangiare pasta di casa tutto l’anno;
Anche i muri potranno parlare per tutto ciò che sentiranno.
E si farà l’amore ognuno come gli va;
Si faranno molti più figli per far rinascere l’Italia.
E con l’impegno di tutti il virus sparirà;
Non saranno obbligatori i vaccini e ci saranno furbi e cretini di ogni età.
Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico;
E come sono contento di essere qui in questo momento.
Vedi, vedi, vedi, vedi;
Vedi caro amico cosa ti sto a raccontare;
Per rifletterci sopra e per continuare a sperare.
E se quest’anno poi passasse in un istante;
Vedi amico mio come diventa importante;
Che in questo istante ci sia anch’io.
L’anno che è arrivato tra un anno passerà. Io mi sto preparando. È questa la novità.
Massimiliano De Paola