Mirko Gorrasi, imprenditore cilentano di successo che diffonde la magia enogastronoma della sua meravigliosa terra al nord e nel mondo, ha gentilmente risposto alle nostre domande.
Quali sono le sue origini?
Le mie origini sono per metà del Cilento e per l’altra metà del vallo di diano. Infatti, mio papà e di un paese chiamato Villa littorio, frazione di Laurino, mentre mia mamma di San Rufo. All’età di 21 anni si sono trasferiti a Milano e dunque io sono nato qui. Però il legame con la mia terra di origine è molto forte poiché ci vado 4/5 volte l’anno e conosco molto bene tutto il territorio.
Attualmente dove risiede?
Attualmente siamo residenti a Cologno Monzese, un comune alle porte di Milano.
Di cosa si occupa?
Dal novembre 2018 dopo la mia laurea magistrale in International Management, ho deciso di sviluppare insieme a mio padre, chef con più di 40 anni di esperienza, un progetto che parlasse della cultura eno-gastronomica cilentana, partendo dalla realizzazione di un ristorante nel centro di Milano (zona Moscova)
Come ha cominciato la sua carriera?
Prima di aprire il ristorante e durante gli studi ho avuto modo di lavorare in uffici marketing di grandi multinazionali quali Bosch spa, Panini e Gfk (società leader in ricerche di mercato). Mentre mio papà Bruno Gorrasi vanta più di 40 anni di esperienza nel settore ristorazione come chef. Ha lavorato in numerosi ristoranti e alberghi di fascia alta in Italia e all’estero.
Quali saranno secondo lei le conseguenze che questa drammatica pandemia avrà nel suo settore?
Purtroppo, questo periodo sta distruggendo il settore della ristorazione costringendo molti a dover chiudere la serranda. Credo che questa seconda ondata sarà ancora più dura e costringerà più ristoratori a non poter riaprire. Sicuramente passata questa fase critica ci saranno molti sciacalli che approfitteranno della situazione. La mia paura è che ci sarà sempre meno spazio per chi fa cucina vera è sempre più spazio per chi fa solo business credono delle catene che non hanno nessuna anima e non regalano nessuna emozione. Noi per il momento teniamo duro e i due anni di lavoro precedenti ci consentono di affrontare questo momento critico con molta serenità e tranquillità.
Quali sono i suoi progetti futuri?
Per il futuro ho sicuramente il progetto di ampliare il ristorante, perché attualmente ho un locale di 25 posti che non sono più sufficienti per la richiesta che abbiamo. Inoltre, lavorando solo con prodotti del Cilento e vallo di diano ho in progetto di ampliare il network di fornitori e produrre qualcosa noi direttamente come Li Mastri. Mi piacerebbe inoltre poter sviluppare dei progetti anche con le istituzioni del parco nazionale, poiché la mia finalità e quella di promuovere le nostre tradizioni, i nostri territori e le nostre eccellenze a Milano e magari anche nel mondo.
Ci racconta l’esperienza più bella che ha vissuto nel suo lavoro?
L’esperienza più bella l’ho vissuta quando un giorno venne a cena da noi un cliente che vive da anni in America e si trovava a Milano per lavoro. Ordino i nostri F’Rrcieddi ( fusilli al ferretto con ragù alla cilentana) e quando finì il piatto si alzò commosso a ringraziare me e mio padre perché gli avevamo fatto rivivere per un attimo i ricordi di quando era piccolo, delle domeniche a casa di sua nonna. Vedere tanta emozione per un nostro piatto ci ha riempito di orgoglio.
Cosa rappresenta per lei il Cilento?
Il Cilento per me e uno stile di vita ed un’aggregazione di tradizioni e abitudini che rispecchiano uno stile vita sana. Il Cilento è la culla della dieta mediterranea ed è un territorio variegato che offre diversi panorami con una natura selvaggia e incontaminata dov’è poter ritrovare pace e serenità con sé stessi.
Ringraziamo Mirko Gorrasi per il tempo che ci ha concesso e per la passione che utilizza nel diffondere il Cilento nel mondo.
A cura di Lucrezia Romussi