Fu lanciata a Tokyo attraverso una conferenza nel 1997 e introdotta in Italia nel 2000 grazie all’impegno di Giorgio Aiassa curatore del movimento della a gentilezza.
Secondo l’idea dei promotori, la gentilezza deve essere vista come senso civico, vale a dire rispetto per le regole, e solidarietà nei confronti di chi ha più bisogno… ma anche come “calma e pazienza”, virtù sempre più rare.
È una giornata dedicata a quelle che gli scout chiamano B.A. buone azioni.
ESSERE GENTILI è: disponibilità, amicizia, pazienza, ascolto, parole dolci, sorrisi, piccoli gesti come tenere la porta aperta a qualcuno. È lasciar andare i piccoli diverbi quotidiani, vivere le emozioni positive, trasformare ogni incontro in una nuova amicizia. È un’attitudine, un seme, un atteggiamento che tutti abbiamo e serbiamo dentro di noi quasi in modo geloso. Essere gentili, da sempre ci ripaga con abbondanza perchè ogni gesto gentile ha la capacità di attivarne altrettanti. Siamo bisognosi di gentilezza, spesso la diamo scontata, la insegniamo ai nostri figli, ma poi a volte ce ne dimentichiamo.