La Pandemia di Coronavirus ha data una spinta decisiva a tante famiglie che vivono in città grandi e piccole a volgere lo sguardo verso piccoli borghi che, oltre a garantire una qualità della vita a dimensione più umana, offre la possibilità di potersi appropriare di spazi pubblici che altrimenti sono preclusi da contesti ultra urbanizzati.
Solo a titolo esemplificativo possiamo citare: scuole con pochi alunni e tanto spazio, vie e strade che si possono camminare senza paura di essere da intralcio al traffico automobilistico, piazze capienti e locali dove si svolge la vita pubblica che non hanno mai dismesso la loro funzione aggregante e di incontro della comunità, impianti sportivi quasi in disuso per mancanza di utenti, ambiente che è ancora capace di esprimere aria e acqua incontaminate, infrastrutture come internet, metano che garantisco la possibilità di lavorare da remoto e abitare in case dotate di ogni confort …
Certo, c’è bisogno di un’ulteriore spinta che incentivi famiglie giovani, pensionati intraprendenti, figli di migranti o anche imprenditori alla ricerca di nuovi spazi per impiantare attività compatibili con l’ambiente e la distanza dai grandi centri … a investire il proprio futuro in una scelta decisiva per la propria vita e quella dei propri cari.
Di idee ce ne possono essere tante sia quelle messe in campo a livello governativo sia direttamente dai comuni che necessitano di aumentare il numero dei residenti per rendere economicamente sostenibili i servizi che, in ogni caso, devono garantire alle proprie comunità.
A dimostrazione che anche a livello di governo nazionale e del Parlamento c’è una forte attenzione alle problematiche che rendono la vita complicata ai comuni situati nelle aree interne che quasi sempre sono anche quelli compresi nelle aree protette (parchi nazionali e regionali), sono da poco state istituite le Zone Economiche Ambientali (ZEA), così definite ai sensi dell’art. 4-ter del decreto-legge 14 ottobre 2019, n.111 e successive modifiche, che già sono state destinatarie di 210 ml per “creare occasioni nuovi che coniugano natura ed economia”.
Le stesse ZEA sono state anche destinatarie di specifiche risorse dalla legge 12 dicembre 2019, n.141, si prevede un contributo straordinario, per un importo complessivo pari a 50 milioni di euro, per compensare il danno in termini di minor fabbisogno conseguito e consentire la prosecuzione di attività economiche che, operando all’interno di aree protette nazionali, hanno una responsabilità aggiuntiva rispetto alle imprese che non operano in tale contesto dovendo preservare la tutela dell’ambiente e della biodiversità.
“Eppur si muove” nella direzione giusta il pachiderma della macchina statale!
Come nella stessa direzione ecco apparire all’orizzonte una intelligente proposta messa in campo dal comune di Santo Stefano di Sessanio, in provincia dell’Aquila.
Il progetto messo in campo dal Comune di, prevede quanto segue, per chi è disposto a trasferirsi in loco:
a) un contributo mensile a fondo perduto per tre anni fino ad un massimo di 8.000 euro annui;
b) la messa a disposizione di un’abitazione dietro la corresponsione di un simbolico affitto;
c) un contributo a fondo perduto fino ad un massimo di 20.000 euro, una tantum, per l’avvio dell’attività d’impresa.
Per quanto riguarda quest’ultimo punto, il Comune indica quali sono le attività imprenditoriali ritenute necessarie e prioritarie, ai fini dell’implementazione di un turismo sostenibile.
Attività da avviare
Tra le attività d’impresa che il Comune considera prioritarie si rammentano le seguenti:
a) guida turistica, sportiva/culturale;
b) informatore turistico;
c) addetto alle pulizie;
d) manutentore generico;
e) esercente negozio drugstore;
f) recupero e commercializzazione delle produzioni agroalimentari tipiche locali.
Soggetti a cui si rivolge il progetto
I soggetti a cui il progetto è diretto devono appartenere alle seguenti categorie:
a) cittadini non residenti nel territorio comunale, italiani o comunitari o;
b) cittadini di paesi terzi in possesso di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciato a tempo indeterminato (già “carta di soggiorno”);
c) soggetti di età non inferiore agli anni 18 e non superiore ai 40;
d) soggetti esenti da condanne con sentenze passate in giudicato per qualsiasi reato che incida sulla moralità del cittadino;
e) soggetti esenti da procedimenti e/o condanne penali in corso nei confronti di persone e/o la Pubblica Amministrazione o potenzialmente lesivi dell’immagine della Pubblica Amministrazione;
f) soggetti che intendono trasferire la loro residenza, per un tempo minimo di 5 anni, nel Comune di Santo Stefano di Sessanio.
In caso poi di cittadini italiani si richiede un ulteriore requisito e cioè che provengano da Comuni con un numero di residenti, all’1 gennaio 2020, non inferiore a 2.000 residenti.
Termini per inviare manifestazione d’interesse
Per i soggetti interessati che abbiano i requisiti sopra esposti, è necessario attivarsi entro e non oltre il 15 novembre 2020. Entro tale data, il Comune intende infatti acquisire i riscontri in merito a questa consultazione di mercato. Per cui, al fine di accedere alla compilazione del questionario da inviare entro la data suddetta, è sufficiente cliccare su questo link. Il Comune tiene inoltre a precisare che la partecipazione alla consultazione preliminare di mercato, non assicura né conferisce vantaggi rispetto alla partecipazione successiva all’avviso.
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Biesse