Rinascita e rigenerazione culturale, turistica ed economico-sociale dei piccoli borghi; occasioni di miglioramento sociale ed economico, attraverso l’incubazione di imprese culturali, creative e innovative di comunità;
la promozione di contenuti innovativi nelle attività di educazione e formazione, lo sviluppo di progetti integrati pubblico-privato; a tutto ciò è finalizzato il bando appena lanciato dal MiBACT – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Borghi in Festival – Comunità, cultura, impresa per la rigenerazione dei territori.
Si tratta di un avviso pubblico che finanzierà, per un importo complessivo di 750.000 euro, “attività culturali da realizzarsi in forma di festival, al fine di favorire il benessere e migliorare la qualità della vita degli abitanti dei borghi italiani attraverso la promozione della cultura”.
“Borghi in Festival è un progetto che ho fortemente voluto e in cui credo molto” -spiega il Sottosegretario MiBACT Anna Laura Orrico – “Puntiamo alla rigenerazione dei territori come spazi di sperimentazione, in cui attivare modelli di economia innovativi, equilibrati, sostenibili, strettamente connessi con le comunità locali. Vogliamo che le comunità si prendano cura dei loro territori e che lo facciano promuovendone il valore storico e identitario, valorizzando il patrimonio culturale materiale e immateriale, avviando percorsi formativi, attivando iniziative imprenditoriali, creando così opportunità di crescita sociale ed economica. L’obiettivo è fare poi una mappatura delle buone pratiche di rigenerazione che emergeranno in modo tale che le competenze acquisite in un borgo possano essere trasferite ad un altro borgo. In tal senso, fondamentale è il concetto di rete: i Comuni e le comunità, devono saper agire in una logica di filiera che favorisca l’interazione, lo scambio, la condivisione delle buone pratiche sperimentate con successo”.
Possono partecipare al bando “i Comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti, ovvero fino a 10.000 abitanti che abbiano individuato il centro storico quale zona territoriale omogenea (ZTO), con preferenza per quelli identificabili come aree prioritarie e complesse”, si legge in una nota del Ministero.
I Comuni possono partecipare singolarmente o in rete tra loro: scopo del bando infatti è favorire progetti basati su approcci integrati e sulla cooperazione. Il finanziamento erogabile prevede un limite massimo di 75.000 euro per i Comuni che partecipano singolarmente, di 250.000 euro per i Comuni che partecipano in rete. I progetti presentati potranno prevedere diverse attività, tra cui incontri, seminari, laboratori, attività di formazione, realizzazione di piattaforme digitali, attività culturali e creative, mostre, opere, rassegne incentrate sulla promozione del dialogo intergenerazionale, interculturale e sociale, eventi innovativi per la fruizione del patrimonio culturale. “Prendersi cura dei borghi italiani significa tutelare il nostro territorio, così fragile e così bisognoso di manutenzione, attenzione ed investimenti per la salvaguardia idrogeologica”, dichiara Lorenza Bonaccorsi, Sottosegretaria al Turismo del MiBACT. “In una parola: sostenibilità. Per questo il progetto di Borghi in Festival, con il suo bando che mette a disposizioni fondi per la salvaguardia e valorizzazione, è un progetto che trova il sostegno di tutto il MiBACT e che aiuterà ad avere – quando la pandemia sarà un brutto ricordo – altri luoghi di bellezza da far ammirare e scoprire ai turisti di tutto il mondo”. Il bando sarà pubblicato entro la metà di novembre sui siti istituzionali della Direzione Generale Creatività Contemporanea e della Direzione Generale Turismo. I Comuni interessati avranno 60 giorni per l’elaborazione dei progetti. I festival vincitori potranno essere realizzati da aprile a luglio 2021.
Ecco cosa ha dichiarato Luca Cantore D’Amore, critico d’arte e curatore originario di Salerno ed interessato al rilancio dei suoi territori nativi :
“Stando al bando di cui sopra non si può che prevedere che una figura professionale che sia competente, appassionata prenda in carico le esigenze dei luoghi che faranno richiesta per l’accesso ai fondi ministeriali, affinché qualcuno possa gestire con liquidità, non come una cosa economica, ma come una cosa di vicendevolezza tra le arti il tutto; sarebbe facile pensare di rilanciare i borghi semplicemente facendo della banale street-art come ad oggi sembra avvenire nella maggioranza dei luoghi che andrebbero rilanciati, ma il rilancio non passa soltanto da queste tipologie di attività, ma è appunto una cosa liquida e cioè appunto che deflagra in altri settori e in altre dimensioni, eventi, conferenze …
Tutto questo, come in tutti gli ambiti, ha bisogno di quello che a livello cinematografico potrebbe chiamarsi regista!
È colui che come un direttore d’orchestra che tende e riesce ad amalgamare tutte le varie discipline degli addetti ai lavori affinché il risultato sia qualcosa di vincente. Si tratta di un ruolo fondamentale per l’accesso ad un bando del genere, che deve avere come punto di riferimento una persona appassionata che abbia la visione finale delle cose che, mattoncino dopo mattoncino, possa portare a far sì che sia cosa effettiva e realizzata.”
Fabiola Scorziello