Il personale pulizie e ausiliario assegnato al reparto in modo stabile e non venga utilizzato a rotazione nelle varie Unità Operative come spesso accade, onde evitare che nel caso si riscontri positività al Covid19, debbano effettuare screening un numero elevato di operatori e pazienti, l’attivazione, presso la Direzione Generale, ogni utile azione al fine di attivare con urgenza il laboratorio per sviluppo tamponi già deliberata con n. 807 del 31/07/2020 a firma del Direttore Generale Asl Salerno dott. Iervolino, dotare agli operatori addetti al front-office di idonea postazione e strumentazioni di protezione (barriere, DPI ecc. ecc.) e differenziare i percorsi tra utenti e personale sanitario al fine di evitare inutili assembramenti specialmente in orari di accesso e uscita, diversificare l’elaborazione dei tamponi per ricerca COVID19 presso i laboratori dell’Asl Salerno utilizzati dal presidio di Polla in modo da sviluppare, con urgenza tutti le richieste per quei pazienti che devono effettuare interventi chirurgici o altre urgenze, programmare l’esecuzione dei tamponi per la ricerca Covid19 a cadenza quindicinale o mensile per gli operatori sanitari, il personale ausiliario e tecnico, incrementare con urgenza le richieste presso la Direzione Generale di Persole Sanitario (Medici, Infermieri, OSS, Tecnici, ecc.) che come noto “sopravvivono” grazie al senso di dovere e responsabilità del personale che si priva molto spesso di riposi e ferie, predisporre un sistema telematico o temporaneamente di ricezione fax, di richieste, consulenze ecc. ecc., tra le varie U.O del Presidio e/o la Direzione Sanitaria per evitare inutili fuoriuscite da reparto e contatti diretti con materiali cartacei, nel caso fosse riscontrata la necessità di riattivare i posti letto di degenza e Terapia intensiva Covid19, di interpellare e confrontarsi con le Organizzazioni Sanitarie al fine definire i metodi di reclutamento personale e le migliori azioni da mettere in campo: questi sono i punti elencati nella lettera a firma della Uil Fpl indirizzata al direttore sanitario dell’ospedale di Polla Luigi Mandia, ai dipendenti del presidio ospedaliero di Polla. Questa è la missiva datata 16 ottobre che ha come oggetto la riduzione del rischio contagio Covid19. Il sindacato chiede cioè che si adotti con estrema urgenza quanto richiesto perché gli interventi siano più efficaci a tutelare gli operatori sanitari e l’organizzazione del presidio ospedaliero di Polla anche a tutela dei degenti. “Abbiamo fatto delle proposte che possono migliorare la qualità assistenziale e ridurre il contagio – dice Giuseppe Procaccio del direttivo sindacale – sappiamo tutti cosa è accaduto a marzo, aprile e maggio scorsi e, l’ospedale di Polla, è risultato uno dei più sicuri nell’ambito della provincia di Salerno. Avevamo all’inizio un piccolo focolaio interno che subito è stato circoscritto per cui il nostro presidio e i nostri operatori che hanno lavorato a stretto contatto con i malati Covid19 non sono risultati contagiati”. Poi prosegue: “La nostra richiesta è una proposta per migliorare l’attività in ambito ospedaliero, abbiamo chiesto già ad inizio aprile che fosse attivato presso il nostro ospedale un laboratorio specifico per processare i tamponi e abbiamo ottenuto una delibera del 31 luglio scorso con cui veniva attivata tutta la procedura. Adesso, visti gli ultimi casi a livello nazionale e provinciale, abbiamo richiesto un’accelerazione di questa procedura perchè non solo il presidio di Polla ma anche gli altri presidi a sud della provincia di Salerno necessitano di un laboratorio specifico per analizzare i tamponi”. “Abbiamo chiesto e ottenuto il primo ottobre di avere una programmazione a cadenza quindicinale o mensile per tutti gli operatori sanitari e tutto il personale ausiliare e tecnico, di avere uno screening interno per gli operatori in modo da rendere questo un ospedale sicuro – dice ancora Procaccio che ha lavorato anche nel reparto Covid presto allestito nell’ospedale di Polla che vissuto la piena pandemia anche nel Vallo di Diano – gli utenti non devono avere alcuna preoccupazione di venire in ospedale e volevo ricordare che l’ospedale di Polla è sicuro e, come stiamo vedendo dai tamponi che si stanno facendo nel corso di questi giorni, stanno risultando dei positivi ma per fortuna non destano preoccupazione”. E poi conclude: “La gestione, prima di questa seconda ondata, come avete visto e a mio modesto avviso, è stata ottimale. Dobbiamo ringraziare anche tutto il territorio che ci ha supportato attraverso le varie donazioni e che ci permesso di lavorare in modo adeguato con tutti i dispositivi di protezione individuale. Intanto il dottor Domenico Rubino sta riorganizzando un nuovo reparto nel caso in cui ce ne sia bisogno. Vi posso dire: fidatevi dell’ospedale di Polla”. Mentre il neo consigliere regionale Tommaso Pellegrino, lo scorso 24 ottobre, ha annunciato dal suo profilo Facebook: “Pochi minuti fa ho avuto dall’ASL Salerno la conferma dell’invio a Polla di un macchinario per poter analizzare i tamponi. Nei prossimi giorni arriverà all’ospedale di Polla un macchinario per poter analizzare quotidianamente un numero di tamponi sufficiente per le esigenze ospedaliere. Per quanto riguarda il reparto Covid, già allestito nel “Curto”, dalla Direzione Generale dell’ASL mi è stato detto che, anche se non fa parte della rete Covid, il reparto può essere attivato fin da subito. Ringrazio il Direttore Generale dell’ASL Salerno ed i suoi collaboratori per aver accolto le mie richieste e per l’attenzione costante che hanno verso la situazione emergenziale che sta interessando anche il Vallo di Diano. Per quanto mi riguarda continuerò a fare la mia parte nell’interesse del nostro territorio. Adesso è il tempo della responsabilità, da parte di tutti, e rinnovo ancora una volta l’invito ad usare tutte le precauzioni per contrastare la diffusione del contagio”.
Antonella Citro