È tempo di olive e di frantoi. Intorno a noi c’è fermento per l’avvio dell’attività di raccolta, molitura e stoccaggio dell’olio che da millenni è un elemento essenziale per arricchire la dieta alimentare di gusto e sostanza di tanta parte dell’umanità.
Lo è ancora di più nella terra del Cilento perché l’olio d’oliva è l’anima della Dieta Mediterranea codificata da Angel Kiss e dichiarata patrimonio immateriale dall’UNESCO.
Ecco perché ho colto l’occasione per andare a vistare l’azienda Agrioil che ha sede a Fonte di Roccadaspide dove si trasferì da Roscigno nel 1998 per dare il via alla sua brillante performance aziendale.
È da qui che parte l’assalto al mercato globale. A Fonte Quaglia trova un alleato che ha la sua stessa visione, Franco D’Angelo, titolare di INFRATER, che vuole cambiare il destino dell’ampia distesa pianeggiante della frazione rocchese: dare l’opportunità alla miriadi di piccole imprese artigianali che storicamente sono l’anima della contrada di ammodernarsi per fare un balzo in avanti.
Arrivo all’ingresso dello stabilimento che nell’ultimo anno si è ingrandito espandendo la su superficie coperta per poter fare spazio all’ulteriore progetto di implementazione della Spa con oltre 80 soci che Gabriele Quaglia ha immaginato qualche anno fa. (https://www.facebook.com/bartolo.scandizzo/videos/10220042477505713)
Sono stati realizzati tre grandi depositi per lo stoccaggio dell’olio, dei vuoti e quello per il prodotto già confezionato per pronto per essere spedito ai clienti; è stato ampliato lo spazio del piazzale esterno per favorire le operazioni di carico e scarico ed è stato realizzato un frantoio ad altissima tecnologia che va ad aggiungersi agli altri nove che sono già parte della struttura operativa della società essendo soci di Agrioil Spa.
Gabriele Quaglia e Marella Calabrese mi accompagnano durante la visita all’azienda mostrandomi prima i locali destinati all’ufficio amministrativo, poi entriamo nella grande area dove avviene l’imbottigliamento e l’etichettatura del prodotto: in questo momento è in lavorazione l’olio al tartufo; gli latri sono all’Aglio, Basilico, Peperoncino, Limone, Tartufo bianco, Fungo Porcino, Origano e Rosmarino! Sono quattro le linee di lavorazione dove si alternano parte dei 14 dipendenti che compongono la forza lavoro dell’azienda ai quali si aggiungono altri stagionali in base alle necessità.
Passiamo a visitare i quattro grandi depositi e il piazzale esterno che si apre all’ampia pianura di Fonte dove si ergono decine di capannoni industriali di aziende che hanno seguito l’esempio di Agrioil nello scegliere di localizzare qui le loro lavorazioni.
Questa terra è situata ai piedi delle Colline Salernitane che precedono la maestosa catena dei monti Alburni che si staglia all’orizzonte ed ha alle sue spalle il mare di Paestum. È la stessa pianura che si presentò in tutta la sua bellezza quando Sibariti vi giunsero 2700 anni fa per fondare la loro colonia Poseidonia.
Seguendo le mie guide mi ritrovo nel novello frantoio. Si tratta di un impianto di tecnologia svedese che occupa pochissimo spazio ma ha una capacità produttiva di 30 quintali all’ora.
Proprio in questa settimana, a metà ottobre del 2020, il nuovo frantoio entrerà in produzione e andrà ad aggiungersi agli altri frantoi disseminato nel comune di Roccadaspide e in tutta la Valle del Calore.
Risaliamo ai piani alti dell’azienda per entrare nel laboratorio dove si eseguono tutti i controlli necessari a garantire un prodotto certificato in ogni sua fase per poi passare al piano superiore dove è insediata la struttura commerciale che tiene i rapporti con i clienti disseminati in ogni parte del globo: prodotti di Agrioil sono destinati per il 60% al mercato italiano e il 40% a quello estero: Agrioil vende i suoi prodotti per il 40% all’estero e il resto nel mercato italiano con delle punte di eccellenza in Giappone e Svizzera. Agrioil vende i suoi prodotti per il 40% all’estero e il resto nel mercato italiano con delle punte di eccellenza in Giappone e Svizzera. Non è difficile, come è capitato al sottoscritto, di sedersi in una pizzeria in centro a Milano o sul lungomare di Malta e trovarsi di fronte una bottiglietta d’olio etichettata Agrioil Spa.
Oltre 7 Mln di fatturato, circa 25.000 hl d’olio imbottigliato sotto 4 marchi registrati: Stilla, Agrioil, Rocca, Fonte, Lisandro e Marchesa Maria; inoltre, altre 15 le aziende imbottigliano nello stabilimento.
Quando lascio la struttura ed esco fuori dal cancello, mi fermo ancora un po’ a guardarmi intorno: questo è il mondo in cui vivo, è la realtà dove nel 1993 decisi di tornare a vivere … con il senno del poi credo di aver fatto la scelta giusta.
Bartolo Scandizzo