Bilancio positivo per l’attività svolta dall’On. Gennaro Mucciolo, da diversi mesi vicepresidente del consiglio regionale regionale, che nei giorni scorsi si è visto riconfermare il mandato. ‘Posso dire di essere molto soddisfatto di ciò che abbiamo realizzato fino ad oggi.’ afferma ‘Anche se devo riconoscere che già il fatto di essere stato eletto consigliere regionale è una grande soddisfazione, perché non è facile, per uno che proviene da un piccolo centro, arrivare ad assurgere a questa carica.’.
Una valutazione del periodo trascorso, da quando ricopre la carica di vicepresidente della giunta regionale.
Durante il periodo della mia vicepresidenza e fino alla rielezione di qualche giorno fa, il consiglio regionale ha affrontato problemi di grande interesse, ed ha approvato leggi di molto valore; ad esempio, ha approvato il Piano Sanitario Regionale, di cui la regione Campania era priva ormai da oltre trent’anni; sono state inoltre approvate leggi per la tutela dell’ambiente e dei centri storici, per la riqualificazione urbana nelle città e nei paesi; oltre a leggi per favorire aiuti ai piccoli comuni.
Come sono i rapporti con Bassolino?
Sul piano personale i rapporti con Bassolino sono ottimi! Ma devo riconoscere che molto spesso il nostro presidente è troppo… decisionista: e spesso dimentica che esiste una collegialità a cui spettano dei compiti e delle responsabilità.
A suo avviso come è vissuta dalla gente del territorio in cui risiede la carica che attualmente ricopre ed, in un’ottica più estesa, la sua “carriera” politica?
Devo riconoscere che personalmente mi sto impegnando molto a favore di questa zona per favorire lo sviluppo dell’agricoltura; penso che sia stato determinante il mio intervento per il finanziamento dei patti agricoli nei due patti territoriali, Magna Grecia e Alburni. Mi sono impegnato per garantire il finanziamento dei due PIT Certosa e Velia, il che significherà possibilità di sviluppo non solo per Ascea e Padula, ma per tutto il territorio circostante. Ma quel che maggiormente conta, a Salerno come in tutta la regione, è impegnarsi sul fronte sanità: la Valle del Calore, particolarmente, a causa della sua povertà demografica, può oggettivamente rischiare la chiusura dell’ospedale e la soppressione del distretto sanitario. Ma noi ci siamo impegnati per garantirne la funzionalità e la qualità dei servizi, e certamente continueremo a muoverci su questa linea.
Quali sono le principali emergenze della nostra regione?
I problemi sono diversi. Ovviamente il principale è rappresentato dalla sanità: noi abbiamo bisogno di mantenere le strutture, ma anche di potenziare i servizi, perché troppe volte le persone vanno oltre regione per le visite mediche: e questo significa investire fuori e non dentro la nostra regione. Quello dei rifiuti resta un grave problema: stiamo insistendo sulla raccolta differenziata, ma comunque occorrerà trovare una soluzione accettabile per distruggere i rifiuti grandi. I trasporti pubblici: abbiamo in programma di costruire una grande metropolitana che colleghi i cinque capoluoghi. La nostra premura comunque è quella di favorire l’agricoltura, perché specialmente nella provincia di Salerno l’agricoltura rappresenta la risorsa economica principale; ma soprattutto occorrerà puntare l’attenzione sui prodotti che tutto il mondo ci invidia, facendo attenzione alla qualità degli allevamenti.
Un commento sulla situazione della cooperativa Valcalore all’indomani dell’elezione del nuovo presidente.
Non saprei. Posso solo affermare ciò che penso, e cioè che molto spesso chi amministra una cosa pubblica non si impegna tanto per risolvere un eventuale problema, quanto per riuscire ad apparire come il risolutore del problema stesso, anche se in realtà non è così.
In confidenza, coltiva l’ambizione di proseguire nella sua ascesa politica al fine di ricoprire cariche più ambite?
Francamente non ci penso; il ruolo che ricopro oggi mi dà grandi soddisfazioni e non mi lascia spazio per coltivare simili ambizioni.
Allora buon lavoro.