Nel 2015: 5 candidati presidenti, 20 liste, 1000 candidati, 50 + 1 gli eletti. Nel 2020: 5 candidati presidenti, 26 liste, 1300 candidati, 50 + 1 gli eletti …
Al termine degli scrutini dei seggi della Campania il Ministero degli Interni ha pubblicato l’elenco dei nuovi consiglieri regionali eletti. Nella suddivisione dei seggi alcuni non sono assegnati a causa della suddivisione di genere che prevede che un terzo del Consiglio regionale sia composto da donne. Per il Pd sono eletti otto consiglieri regionali: Maurizio Petracca, Erasmo Mortaruolo, Gennaro Oliviero, Mario Casillo, Loredana Raia, Bruna Fiola, Massimliano Manfredi, Francesco Picarone. In maggioranza il secondo partito è la lista De Luca Presidente che elegge Giovanni Zannini, Vittoria Lettieri, Lucia Fortini, Carmine Mocerino, Paola Raia e Luca Cascone. Buono il risultato di Italia Viva con quattro membri del partito di Matteo renzi eletti: Vincenzo Alaia, Vincenzo Santangelo, Francesco Iovino e Tommaso Pellegrino. In maggioranza anche Noi Campani con Luigi Abbate, e Maria Luigia Iodice, la lista Davvero-Partito Animalista con Livio Petitto, Fare democratico Popolari con gli eletti Felice Di Maiolo e l’assessore regionale uscente Corrado Matera a Salerno. Campania Libera elegge Giovanni Porcelli e Giovanni Savastano, mentre il Partito socialista porta in consiglio Andrea Volpe nella circoscrizione di Salerno, mentre Europa Verde Demos elegge Francesco Borrelli e + Campania in Europa porta in consiglio regionale Fulvio Frezza, Liberal democratici Moderati portano i due consiglieri Giuseppe Sommese e Pasquale Di Fenza, due anche per Centro Democratico, Giovanni Mensorio e Maria Raffaella Pisacane.
Il Movimento Cinque Stelle elegge Valeria Ciarambino, Vincenzo Ciampi, Gennaro Saiello, Maria Muscarà, Luigi Cirillo, Michele Cammarano e Salvatore Aversano.
Nel centrodestra oltre al candidato presidente Stefano Caldoro, vengono eletti in consiglio regionale tre consiglieri di Fratelli d’Italia: Michele Schiano di Visconti, Marco Nonno, Nunzio Carpentieri e Alfonso Piscitelli, mentre Forza Italia porta in consiglio Anna Rita Patriarca e Massimo Grimaldi, la Lega elegge Severino Nappi, Attilio Pierro e Gianpiero Zinzi, mentre l’Unione di Centro elegge Gennaro Cinque. (ANSA).
è del tutto evidente che i luoghi dove più è vivo il dibattito e il confronto sono quelli sui social che consentono a chiunque di incoraggiare, ammiccare, sostenere, consigliare, insultare, sparlare, inveire, scoperchiare … tutto con una breve frase e, ancora più semplicemente con un emoji …
C’è un altro aspetto che va considerato. È quello relativo alla presenza delle donne nelle liste garantita per legge e la loro effettiva possibilità di tagliare il traguardo. Appare del tutto strano e, soprattutto, controproducente, gli abbinamenti tra un candidato uomo e una candidata donna per sostenersi vicendevolmente nei propri territori invitando i propri elettori a votare per il “partner”. Chi ricorda le “terzine” e le quartine” molto in voga nella prima repubblica quando si potevano esprimere preferenze multiple (2,3,4,5) in base al numero dei votanti iscritti nella circoscrizione, sa bene che si trattava sempre dello stesso blocco di potere che cercava di aumentare il peso specifico della propria corrente.
Con l‘affermazione travolgente di Vincenzo De Luca che rivince e convince, la Campania si appresta ad entrare in una dimensione nuova che va al di là del momento contingente della crisi sanitaria in atto.
Le basi sulle quali l’ex sindaco di Salerno ha costruito la sua rielezione vanno ricercate nel modo sistematico con il quale ha lavorato dandosi obiettivi generali e specifici. Due esempi: una sostanziale riforma della macchina burocratica regionale e l’aver affrontato di petto il problema della sanità. I cittadini hanno saputo riconoscere come indizi di cambiamento sistemico del modo di amministrare.
La gente ha percepito questo impegno incontrando sulla propria strada molte delle cose che si aspettava accadessero e ricordandosi le molte altre ancora da realizzare.
C’è anche da ricordare che nel 2015 il governatore passò il primo anno a combattere per far valere le sue ragioni in sede processuale e rintuzzare le accuse sulle quali si basavano inchieste e rinvii a giudizio datati nel tempo.
I prossimi 5 anni la Campania dovrà riprendersi molte delle sue prerogative di regione guida dell’intero meridione d’Italia scrollandosi di dosso la zavorra dei luoghi comuni che si porta dietro sia per una sorta di sciatteria amministrativa sia per un retaggio storico che rimpiange epoche da tempo passate alla storia.
La bellezza, l’ambiente, la cultura, l’agricoltura, il patrimonio artistico e archeologico, le università, la laboriosità di questa terra saranno la base sulla quale costruire il futuro delle nuove generazioni.
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