Grande attesa, per la sorte dell’amministrazione comunale, dopo la sentenza del Tribunale di Vallo della Lucania, che ha dichiarato Luigino Di Marco incompatibile alla carica di sindaco. Nella cittadina cilentana ormai non si parla d’altro, è infatti l’argomento in assoluto più dibattuto. In ogni caso il centro sinistra è assolutamente compatto, anche se il primo cittadino preferisce non sbilanciarsi sulla questione. Ed evita, come ha espressamente dichiarato durante l’ultimo consiglio comunale, di commentare oltremodo la sentenza del tribunale vallese. Intanto, le forze politiche avversarie nell’ipotesi di un’eventuale conferma della sentenza, sia alla Corte di appello che in Cassazione, cominciano già ad affilare le armi. E’ il caso di Forza Italia, che si augura che sotto l’albero di natale, ci sia anche questo “particolare dono”. Dopo una campagna elettorale alla stregua della frammentazione, sta iniziando a ricomporsi. ‘Sicuramente non abbiamo intenzione di gridare al lupo al lupo.’ afferma Rosamaria Sarnicola, coordinatrice di “Azzurro Donna” ‘Attendiamo gli esiti della magistratura. Vero è che il nostro paese, non si comprende il perché, non riesce ad avere un governo stabile. Politicamente ci auguriamo la decadenza dell’amministrazione Di Marco, umanamente siamo garantisti e attendiamo che la giustizia esplichi il suo corso. Con la speranza che il centro destra possa imparare da suoi errori, e che la lezione sia servita. Uniti si vince, divisi si fa vincere il centro sinistra. Se effettivamente a maggio dovessimo andare a nuove elezioni, che certi personaggi mettano da parte i personalismi.’. Non ne fa una questione politica Antonello Scuderi, autore dell’esposto che nell’eventualità di nuove elezioni, almeno per il momento, non prevede nessun rientro sulla scena politica. ‘Per una serie di motivi guardo la politica con distacco, se si voterà o meno per me in questo momento è relativo. Quello che non comprendo è come mai Di Marco.’ afferma il consigliere di opposizione Scuderi ‘di fronte a una situazione comunque incerta, non ha posto fine alla causa dell’incompatibilità, dimettendosi da amministratore della ditta I.D.A., la società subappaltatrice, evitando rischi per la stessa maggioranza. Sono tanti i problemi rimasti irrisolti, non da ultimo la questione spazzatura e quella relativa al liceo scientifico.’.
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