Quasi archiviata l’estate, è tempo di tornare alla “normalità” ed ai pro e contro del quotidiano.
Si è andati in vacanza (chi ha avuto la fortuna e l’opportunità di farlo) “in compagnia”, diretta o indiretta, del Coronavirus.
E il Vallo di Diano, così come altre realtà territoriali campane e nazionali, torna dalle ferie con l’appuntamento elettorale in agenda, legato al rinnovo del consiglio regionale ed a quello di diverse amministrazioni locali.
E sono proprio le urne, anche se in modo molto meno marcato rispetto alle scuole, a rappresentare una delle maggiori incognite a breve termine.
Si è partiti per le vacanze con l’emergenza non svanita, ma in netta regressione. Si è tornati con un bilancio vicino a quello della fase centrale del lockdown.
La percezione collettiva, tuttavia, restando nel comprensorio valdianese, sembra essere molto diversa.
È come se, una volta superata la fase critica (con diverse zone rosse, un alto numero di contagiati per abitante e persone decedute causa Covid), non ci sia né la propensione naturale, né la voglia di tornare a preoccuparsi, autolimitandosi nella propria attività quotidiana.
È anche vero che il Vallo di Diano, nell’ottica dell’eventuale seconda ondata, ha dovuto, finora, far i conti con ben poche situazioni critiche relative all’estate, ma si ha la sensazione che non ci voglia poi tanto per far traballare l’apparente tranquillità attuale.
Le serate dell’agosto valdianese sono state caratterizzate da piazze e locali (in particolare all’aperto) che hanno fatto registrare la presenza di più persone rispetto allo stesso periodo degli scorsi anni.
Un po’ per via delle concessioni di spazi e suolo da parte delle diverse amministrazioni comunali, un po’ perché, per via del latente virus, molti hanno preferito stare all’aperto, non avendo, come di consueto, la possibilità di giocarsi l’opzione legata alla partecipazione a sagre, feste di paese, eventi e manifestazioni. Tutti venuti meno causa Covid.
Più persone, quindi, in meno aree, con un utilizzo della mascherina alquanto variabile, a dispetto dell’ordinanza ministeriale legata all’obbligatorietà della mascherina, anche all’aperto, dalle ore 18 alle 6 in luoghi a rischio assembramento.
Chi è andato in vacanza, quindi, in un certo senso è come se si sia voluto prendere una pausa dal Coronavirus e da tutto ciò che esso rappresenta e comporta.
Per il Vallo di Diano, tuttavia, alle porte non ci sono soltanto le elezioni, con relativo alto numero di candidati e dinamiche correlate, ma anche, tra le altre cose, le “spine” rappresentate dalle reggenze scolastiche, dal continuo rischio “depauperamento” dell’ospedale di Polla, dai pericoli sulle strade, resi ancora più evidenti dal tragico bilancio legato alla scomparsa di 3 giovani del territorio, avvenuta nel giro di poche settimane.
Tutto ciò senza contare le attività commerciali che, a seguito dell’emergenza sanitaria, hanno chiuso o fanno fatica a riprendersi.
Quello che sta per arrivare, sarà, insomma, un autunno caldo e ricco di incognite per il comprensorio.
Cono D’Elia