È indubbio che l’allentamento delle misure anticovid è servito all’Italia per salvare almeno il grosso dell’indotto turistico. Abbiamo vissuto in una bolla di sapone autoconvincendoci che il peggio era passato, che la stagione del distanziamento sociale fosse terminata e che, secondo alcune folli teorie, il virus non sia mai esistito. Il contagio aveva cominciato a dare i primi segnali di cedimento e l’ottimismo sordo e ottuso ha fatto abbassare di colpo il livello di guardia. Tutto rimandato a data da destinarsi. È come se avessimo speso i risparmi accumulati nel lock down per cercare di salvare il salvabile. Ma osservando i fatti che balzano alle cronache il prezzo della messa in sonno delle regole anti covid lo pagheranno coloro che hanno più sofferto la chiusura di marzo e aprile. Le piccole partite iva, gli operai e i lavoratori che hanno un introito in nero. Invece, se andiamo a osservare chi ha causato la maggior parte dei grossi assebramenti, come le discoteche e i luoghi della movida estiva (compreso gli stabilimenti che hanno deciso di fregarsene delle regole), sono tutti soggetti che nella stramaggioranza dei casi non hanno alcun problema ad affrontare un’altra chiusura. Come del resto non l’hanno patita neanche a marzo e ad aprile avendo grossi risparmi accumulati. Questo ragionando per linea di massima e per il rispetto che si deve all’intelligenza.
Certamente hanno contribuito all’incremento dei contagi anche i numerosi sbarchi di immigrati provenienti dall’Africa, anche se una buona parte non hanno fatto approdo a bordo di ong. E quindi senza nessun tipo di richiesta ad entrare in acque nazionali eludendo il possibile, ma non probabile, niet del governo. Questo esodo di contagiati dall’Africa pone in essere un altro enorme problema fin qui ignorato. Cosa sta realmente succedendo in Africa è impossibile da definire proprio per le carenze del tutto plausibili sul loro sistema sanitario e di controllo della pandemia. È possibile che vi sia in atto un’immigrazione anche economica, ma soprattutto sanitaria siccome lo Stato italiano garantisce cure gratuite a chiunque abbia il covid. Per evidenti motivi. Questo potrebbe comportare un sobbarcamento sul groppone del sistema sanitario nazionale di affetti da covid e un’ulteriore ondata di contagiati del tutto fuori controllo. Soprattutto nel meridione.
Affrontare in modo deciso questa situazione si rischia di sconfinare, agli occhi dell’opinione pubblica, nel qualunquismo razzista; cosa a cui questo governo tiene molto soprattutto per distinguersi, anche se in modo pretestuoso, dalla destra salvimeloniana. Così facendo il tema dell’immigrazione viene affrontato a mo’ di tifoseria anche dalla politica costringendo i veri tifosi a pagare il prezzo del biglietto.