La parte di una città che sempre più si ricorda è sicuramente dove nasce, da dove iniziò la storia di quella città.
A Roccadaspide abbiamo uno dei centri storici più belli che abbia mai visitato, senza nulla togliere a Pollica, Agropoli, Castellabate, ma probabilmente per me e forse anche per la maggior parte degli abitanti rocchesi, il nostro centro storico merita, e molto.
Eppure appare quasi dimenticato, abbandonato, anche se sono molti gli interventi che si vogliono realizzare; l’attuale sindaco Iuliano, durante un’intervista e soffermandoci sul centro storico mi disse: “Sul centro storico noi stiamo immaginando tutta una serie di iniziative da ultimo è uscito proprio questo nuovo bando del Ministero dei Beni e delle attività culturali per il turismo e stiamo già studiando il modo per intervenire. La riqualificazione delle vie è stata fatta in concomitanza del rifacimento della rete idrica e con la rete del gas metano. Ma la nostra idea è di rendere il nostro centro storico un borgo turistico che diventi la porta del Cilento con un albergo diffuso. Il patrimonio dismesso va riqualificato basandoci anche su esperienze già fatte in Italia e all’estero.”
Dunque da queste parole possiamo dedurre che l’attenzione è alta da parte dell’amministrazione, ma non finisce qui.
La conosciutissima artista D’auto, anche lei è attratta molto dalla nostra parte storica:” ho interpellato l’attuale Amministrazione Comunale affinché si possano realizzare dei Murales nel Borgo; devo registrare la disponibilità dell’Amministrazione a tale proposito e, tempo permettendo, darò il via ad un progetto che valorizzerebbe la zona e creerebbe sinergia. Non voglio sbilanciarmi molto, è qualcosa che richiede tempo, energia e disponibilità economiche, ma mi auguro di poter iniziare un discorso che avrebbe un ottimo riscontro per una visione futura dell’arte.-L’arte che valorizza una zona degradata,che è testimonianza della storia, che rallegrare la vita e chiacchiera con i passanti.”
Le idee ci sono, siamo già solo entusiasti ad immaginare tutto ciò, per non pensare anche all’enorme quantità di turisti che già solo nel periodo estivo raggiungerebbero Roccadaspide per ammirare tutto ciò, ma personalmente credo che il centro storico non debba essere soltanto visto per realizzare opere e altro, ma soprattutto per essere “vissuto, abitato”.
Percorrendo quelle stradine, scorci, vie, ho incontrato solo tre persone. Immaginiamo di dover realizzare tutte le attività sopra elencate e poi abbandonarlo a se stesso? Che senso avrebbe?
Le strade momentanee non sono delle migliori, e ammetto che probabilmente per qualcuno impercorribili e non paragonabili a quelle di altri centri storici, ma resta il fatto che l’alta volontà di andar a passeggiare per il nostro centro storico, non è stata mai elevata.
Qualche anno fa, mi ritrovai nel centro storico di Pollica che di diverso dal nostro ha il fatto che le strade sono tutte adeguatamente percorribili, per il resto nulla di molto diverso, ma avvertivo che quel centro storico era “vivo” dal fatto che stesso quei pochi cittadini del posto camminavano per quelle stradine, dopo magari aver mangiato in piazzetta e non si soffermavano a chiacchierare in piazza, davanti a bar, ma piuttosto preferivano farlo camminando ed esplorando nuovi scorci, perchè nei centri storici non si finisce mai d’imparare.
Dunque valorizziamo il nostro centro storico, viviamolo anche magari con qualche stradina non percorribile magnificamente, ma che poi il tempo aggiusterà, perchè siamo noi la vita in primis di questo paese.
“Adoro i vicoli stretti, nascosti, sconosciuti, intimi: trattengono, più di altri, le storie riservate della città.“
Fabrizio Caramagna.
Fabiola Scorziello.