C’è una cosa che stavamo perdendo e che oggi abbiamo (quasi) completamente riconquistato: è la libertà! Sono stati interminabili i sessantanove giorni del lockdown. Il 9 marzo ed il 18 maggio 2020 sono due date che ritroveremo nei libri di storia e che rimarranno un ricordo indelebile nella nostra mente.
Siamo entrati nel mese di agosto e nessuno è più disposto a rinunciare alla propria libertà. Nei mesi scorsi la paura di perderla è stata tanta. Il mare è sinonimo di libertà, è il simbolo della libertà per antonomasia direi. Abbiamo sofferto troppo per non regalarci di nuovo un minimo di serenità, di rilassatezza in riva al mare. Quest’estate ci sta deliziando di meravigliosi tramonti, ma per goderseli appieno e non vederli solo in fotografia, bisogna esserci. Il sole nasce e poi muore ogni giorno, questo lo sappiamo da tempo immemore, ora abbiamo imparato anche ad osservare e a goderci questo spettacolo della natura. Al mare ci siamo sempre andati per rilassarci e ritemprarci dopo il duro lavoro di un anno dicendo a noi stessi di meritarci una vacanza almeno una volta all’anno. La differenza è che ora ogni attimo ce lo gustiamo in maniera diversa, quasi ossessiva: guardiamo il sole, poi il cielo ed il mare e ci rendiamo conto che ci siamo ancora. Tutto ha un altro sapore. Anche l’acqua del mare ha un altro sapore, sa di sale quando arriva in bocca come le lacrime che abbiamo versato nei mesi più bui. Le onde del mare che ci sbattono sulla coscia, sulla pancia o sul petto, ora è come se volessero accarezzarci il corpo per farci sentire di nuovo protetti. Seduti in riva al mare, con occhi socchiusi, ora, le stesse onde, col loro suono, sembrano volerci sussurrare che di noi il mondo ha immensamente bisogno.
Il pericolo ora è non farsi prendere troppo da questo sfrenato desiderio di libertà, perché, come ha detto il Capo dello Stato Mattarella, “la libertà è un valore fondamentale in una democrazia ma non può essere confusa con il diritto di far ammalare gli altri”. Sergio Mattarella ha pronunciato queste parole durante la Cerimonia del Ventaglio ricordando anche che esattamente quattro mesi fa sono morti in un solo giorno ottocento concittadini e avvertendo che non si deve abbassare la guardia anche per rispetto di chi è morto.
Perciò, cerchiamo di vivere questa ritrovata libertà nel pieno rispetto delle norme per il Coronavirus. In molte parti d’Italia e del mondo non si sta facendo. Faccio mie le parole del presidente Mattarella: “Imparare a convivere con il virus non vuol dire comportarsi come se il virus non ci fosse più”!
Massimiliano De Paola