Ha un curriculum storico-culturale di tutto rispetto, il prof. Paolo Paolino. Diede corso alla sua attività politico-amministrativa già nel 1956; poco più di dieci anni dopo si candidò al Consiglio Comunale di Capaccio. Dal 1970 saranno ben nove le volte che si candiderà, e per otto volte eletto. Nei suoi quarant’anni di presenza nelle aule dell’amministrazione comunale ha ricoperto tutti i ruoli elettivi in sede di consiliatura: prima consigliere comunale, poi assessore in varie legislature, un incarico da vice sindaco e nel 1994 sindaco. Nel 2012 ha ricoperto anche il ruolo di Presidente del Consiglio con l’amministrazione Voza. Tuttavia non è solo il percorso politico di Paolo Paolino ad essere interessante, ma anche le sue attività di gestione e coordinamento attraverso gli incarichi di vice presidente e poi Presidente dell’Ente Regionale per lo Sviluppo Agricolo in Campania; Presidente Regionale della Confederazione Italiana Agricoltori; vice Presidente nazionale Consorzi di difesa per i danni in agricoltura; Componente della Giunta Nazionale della Confederazione Italiana Agricoltura; Presidente del Collegio Nazionale dei Garanti della Confederazione Nazionale Italiana Agricoltori e ancora, Presidente Nazionale Pensionati della CIA e Presidente Nazionale del Turismo Verde.
Dall’esperienza politica e professionale il prof. Paolino ha dato alla stampa diversi lavori di ricerca, pubblicando libri interessanti sul panorama agricolo, fondiario, socio-storico-culturale e di sviluppo territoriale, come “Lotte per la Terra e Riforma Fondiaria nella Piana del Sele”; “Capaccio Paestum, i Protagonisti del Cambiamento”; “Paestum, dalla Palude alla Città Nuova”; “Il Novecento, Documenti e Testimonianze Storiche” e ancora “Esperienze Istituzionali”; “Documenti e Testimonianze per lo Sviluppo dell’Agricoltura in Campania” e Nuova Paestum” quest’ultimo pubblicato nel 2019 con un excursus di piacevole lettura che attraverso un’esposizione di obiettivi e idee offre una progettualità di rinnovamento e di sviluppo, per la città di Capaccio Paestum, identificandola come “Città del Mare”.
Il nuovo libro del prof. Paolo Paolino, Caputaquis, disegna in qualche maniera un percorso culturale e strutturale che, seppur attingendo le sue basi storiche in un passato feudale, fondiario e latifondiario, risulterà di gradevole conoscenza ai lettori su cosa fosse e quanto presente era il regime feudale nel Mezzogiorno, con profonda ricerca e analisi sulla feudalità di un tempo di Capaccio Paestum, Caputaquis. Qui l’autore spinge la sua ricerca storica fino al XV secolo, seppure con richiamo ai secoli precedenti, per descriverne gli aspetti storici e sociali. Una marcata quanto chiara esposizione di quello che erano i diritti nonché i poteri gestionali del c.d. Regime Feudale, viene chiaramente offerto dall’autore del libro, affinché il lettore percepisca, anche attraverso la pubblicazione di documenti storici, la conoscenza decisiva per potersi immaginare quali peculiarità investivano il feudalismo per la sua gestione.
Di notevole importanza conoscitiva risulta essere anche la seconda parte del libro, dove il prof. Paolino, all’inizio del terzo capitolo, così interconnette l’epoca del feudalismo a quella dello sviluppo odierno di Capaccio Paestum: “per comprendere l’attuale sviluppo territoriale e l’alto indice di antropizzazione si devono approfondire le problematiche che hanno caratterizzato il regime fondiario nella corsa degli ultimi secoli”. Quindi in che modo e attraverso quali condizioni Capaccio, ma anche il Cilento, ha poi ridisegnato il suo territorio e cosa oggi è ancora possibile intravedere nei borghi cittadini dei latifondi di un tempo? L’autore, con il suo libro Caputaquis, offre a lettura interessanti argomenti di ricerca, dal regime feudale con i suoi aspetti durante le dominazioni Normanne, Sveve, Angioine, ecc., dalla Lucania, al Cilento a Capaccio Paestum; alla città antica di capaccio, al suo castello come sede di Contea fino al Regime Fondiario. Percorre infine le varie contrade di Capaccio Paestum descrivendone il territorio, il paesaggio, il sistema e l’economia agraria. In sostanza il lettore troverà in questo libro tutti gli elementi conoscitivi che gli permetteranno di avere un quadro informativo di sicuro interesse storico-culturale.
Glicerio Taurisano