Gli studenti che forse maggiormente si trovano in difficoltà a dover affrontare esami, sessioni, lezioni online, probabilmente sono gli studenti universitari.
La riapertura delle scuole fino al secondo grado di istruzione è prevista per il 24 settembre. Per gli studenti universitari invece non è mai stata definita nessuna data: c’è il calendario solo per le sedute di laurea.
Come si evolverà la nostra situazione a settembre? Lo abbiamo chiesto ad una rappresentante degli studenti dell’UNISA per il corso di laurea magistrale di giurisprudenza, Carmen Rosaria Scalcione, dell’ASG (Associazione Studenti Giurisprudenza).
Come prevedi la riapertura dell’ateneo? Quando e in che modalità?
Noi Studenti Unisa abbiamo voglia di tornare all’Università il prima possibile, ma la prima cosa da salvaguardare è la salute: vogliamo tornare sì, ma in totale sicurezza!
Sicuramente è impossibile pensare a una data, purtroppo nessuno di noi può prevedere l’andamento dei contagi nelle prossime settimane, nei prossimi mesi …
In questa fase di riorganizzazione totale delle nostre attività quotidiane, si sta modificando anche la nostra Università e anche noi. In qualità di rappresentanti degli Studenti Unisa, stiamo dando il nostro contributo, pensando e facendo varie proposte negli organi competenti: molte sono le idee, che verranno concretizzate in diversi piani d’azione per essere pronti ai diversi scenari che potrebbero prospettarsi in futuro.
La conformazione del nostro Campus rende più difficile garantire il distanziamento sociale, se pensiamo a quanto grande è la nostra comunità e a quante persone quotidianamente si riuniscono nello stesso posto tra studenti, docenti, personale tecnico amministrativo! Io penso che sia inutile guardare alle altre università e a come si stanno organizzando o si sono organizzate, perché il campus di Salerno ha bisogno di un’organizzazione ad hoc, studiata appositamente per essere applicata in una realtà come questa.
Da esperienza personale, l’università in modo telematico come l’hai vissuta in questo periodo di lockdown?
L’esperienza del lockdown è stata molto dura anche per noi studenti universitari! Io ho seguito i corsi a distanza, ho sostenuto esami a distanza e non è assolutamente la stessa cosa! Certo, siamo stati costretti e l’Università ha reagito prontamente ed efficacemente all’emergenza, predisponendo in pochissimo tempo un meccanismo “a distanza”, e garantendoci così la continuità nella fruizione delle lezioni.
Tuttavia, questa modalità telematica, pur avendo i suoi pro, comporta molti svantaggi: l’impossibilità di un contatto fisico, anche semplicemente visivo, con i docenti, con gli altri ragazzi, l’impossibilità di condividere delle emozioni con gli altri, senza pensare a quante persone hanno avuto serie difficoltà, sia per mancanza di un dispositivo, sia per scarsità di connessione a Internet, a seguire tutte le lezioni.
Come considerano gli studenti l’università dei Salerno?
Per molti di noi, Unisa è davvero la nostra casa, soprattutto per noi fuorisede, e non avere la possibilità di viverla, di sostenere gli esami in sede, di seguire i corsi in presenza, è stata e continua ad essere una dura prova per tutti noi studenti, ed è anche per questo che spero tutto possa evolversi nel migliore dei modi e riuscire a tornare il prima possibile in presenza.
Conosci esperienze dirette di chi ha dovuto tenere la seduta di laurea a distanza?
Uno dei miei migliori amici si è laureato a distanza. È stata sicuramente un’esperienza diversa, unica, non si sarebbe mai aspettato di laurearsi nel salotto di casa propria, senza la possibilità di poter festeggiare un traguardo così importante con i propri amici e parenti.
Ho seguito la sua discussione a distanza, e non per questo è stato meno emozionante. Ci sarà modo e tempo di festeggiare come si deve! Sicuramente è stato poco bello per tutti i laureati di questo periodo, ma io penserei al traguardo raggiunto che, nonostante le circostanze, deve renderli fieri e orgogliosi.
Stando alle ultime dichiarazione del Direttore di Dipartimento prof. Sciancalepore , ci sarà un nuovo corso di Giurisprudenza legato al web. Pensi verrà attivato in un primo momento in via telematica?
Il nuovo corso di laurea triennale in “Giurista d’impresa” verrà inaugurato quest’anno. Il Dipartimento non si è ancora espresso né sulle modalità di svolgimento del test, perché ricordo che sarà a numero chiuso, né sullo svolgimento delle lezioni. Ma, anche in questo caso, penso dipenda molto da come andranno le prossime settimane e da cosa deciderà il Rettore in merito. Tuttavia, spero vivamente che i neo immatricolati abbiano la possibilità di sostenere il test di ammissione e seguire, seppur con la dovuta distanza e sicurezza, in presenza.
L’orientamento quest’anno si terrà online, pensi ci sia qualche vantaggio? Oppure i neo-iscritti si ritroveranno in una situazione di totale confusione sul percorso di studi da scegliere?
Io penso che chi deciderà di iscriversi all’università degli studi di Salerno avrà sicuramente un vantaggio: la presenza di associazioni studentesche in tutti i Dipartimenti! Il gruppo di associazioni, “Studenti Unisa”, di cui fa parte anche “ASG Associazione Studenti Giurisprudenza” è frutto di un lavoro continuo e di una presenza massiva in tutti gli organi di Rappresentanza d’Ateneo, dal Senato, al Consiglio di Amministrazione, al Consiglio Didattico delle varie facoltà.
Noi Rappresentanti, coadiuvati dai soci delle nostre associazioni, ogni anno accogliamo con varie iniziative i ragazzi fin dal giorno del test, aiutandoli e supportandoli sia nella fase preliminare, quella della scelta, sia in quella dell’immatricolazione, della compilazione del piano di studi, nella scelta degli esami opzionali … Noi siamo studenti che quotidianamente dedicano parte del proprio tempo nell’aiutare gli altri studenti. Per quanto riguarda l’orientamento, consiglio alle future matricole di Giurisprudenza, ma in generale dell’Unisa, di rivolgersi alle associazioni studentesche: noi non ci siamo mai fermati, e anche a distanza cerchiamo di aiutare quotidianamente i nostri colleghi nell’affrontare la vita universitaria.
Intervista a cura di Fabiola Scorziello