“Ciò che conta sono i fatti!” ripete spesso Girolamo Auricchio che, amici, conoscenti e avversari, chiamano solo con il nome. Un’altra sua prerogativa è quella di non arrivare mai impreparato ad un appuntamento sia esso importante o di semplice rutine: “insieme a me parlano le <
Auricchio Girolamo classe ’44, uno dei pochi politici che è sopravvissuto e che ha avuto voce in capitolo alle varie ere politiche che si sono succedute nel corso della sua lunga carriera politica.
Oltre ad avere una solida base elettorale costruita con puntigliosa attenzione a Roccadaspide centro, ha saputo, di volta in volta, allearsi con chiunque pur di agguantare l’obiettivo che si prefissava. Difficilmente ha scoperto completamente le sue “carte” ma quando ha dovuto cedere il potere lo ha fatto con il cipiglio di chi era certo che, prima o poi, sarebbe ritornato e avrebbe “regolato” i conti.
Ed oggi, dopo un’interminabile carriera politica amministrativa che lo ha visto protagonista anche a livello provinciale (è stato assessore e vicepresidente della provincia), eccolo ancora in sella a tenere strette le redini dell’amministrazione rocchese: attualmente è vice sindaco e assessore al bilancio e alla programmazione dopo essere stato sindaco per due mandati. Ha scambiato il posto con il suo delfino Gabriele Iuliano che attualmente guida l’amministrazione.
Diplomato in ragioneria, è stato commerciate di elettrodomestici e garantiva anche l’assistenza tecnica. Assunto alla comunità Montana del Calore Salernitano come impiegato di concetto con responsabilità nel campo Ambientale dei servizi di riforestazione e avversità atmosferiche … la sua carriera ha avuto alti e bassi in base a chi veniva eletto presidente.
O al potere o all’opposizione la sua vita politica è stata spese sempre sulle barricate. Un esempio per tutti fu la feroce battaglia politica messa in piedi dalla contrade contro il capoluogo! La lista “Cinque spighe” si avviava ad una travolgente vittoria e l’unico che si mise di traverso fu “Girolamo” che riuscì a contrapporsi all’onda lunga della rivalsa. Sindaco fu eletto Giovanni D’Angelo, giovane funzionario della Banca Nazionale dell’Agricoltura residente a Roma ma nato e cresciuto nella contrada di Serra.
I giovani ed inesperti nuovi “padroni” del vapore dovettero fare i conti con “Girolamo” che trasformò i consigli comunali in corride e inondò gli assessorati di esposti e richieste “scritte” di chiarimenti su ogni singolo punto in discussione.
I giovani “rampanti” arrivati al potere dalle campagne, alcuni passando per studi universitari, ebbero ben presto vita dura.
In quel periodo ebbe inizio il più che quarantennale scontro con l’avversario di sempre, Avv. Donato De Rosa. De Rosa imparò a conoscerlo bene e seppe in molte occasioni sbarrargli la strada alleandosi, di volta in volta con i tanti avversari che Girolamo pure aveva in paese e “fuori”.
I momenti di maggiore sofferenza per lui saranno stati durante la permanenza in carica di presidente della Comunità Montana Calore Salernitano proprio del arci-avversario di Tempalta: De Rosa nella plancia di comando nel palazzo di via Cesine e lui relegato in un ufficio a fare “niente”.
Ma non si rimane nel giro che conta se non si ha una forte motivazione e obiettivi ambiziosi. E Girolamo li ha avuti e possiamo dire che li ha raggiunti e ancora porta sul petto le “medaglie” conquistate sul campo anche su quel campo non ha combattuto da solo …
Il primo capitolo è intitolato “Ospedale di Roccadaspide”. Dopo decenni, finalmente Ettore Liguori da assessore regionale alla sanità, amico da sempre di Girolamo, viene a Rocca ad inaugurare e aprire l’ospedale!
Dopo tante battaglie combattute con ogni arma e in innumerevoli incontri, il sogno di Girolamo si realizza! Purtroppo, a gestire l’apertura sono proprio i suoi avversari che in quel tempo sono tornati al potere. Lui soffre ma guarda al futuro. Egli sa bene che l’apertura è solo un primo passo e la gestione delle fasi successive sarà ancora più impegnativa. Ed è sulla sua capacità di non mollare mai che riesce, passo dopo passo ad identificarsi con quella struttura che, nessuno lo può negare, ha coccolato, accompagnato e fatta crescere senza soluzione di continuità. Ogni, primario, medico, ogni infermiere, ogni inserviente che lavora o ha lavorato nel nosocomio rocchese è stato accolto, vezzeggiato, intimorito da quest’uomo. Perfino molti malati che a Roccadaspide sono stati curati, lo hanno visto girare per i reparti a far sentire la sua presenza.
Sono state innumerevoli gli incontri con sindaci, decine la manifestazioni di popolo, incalcolabili le discussioni in piazza con i cittadini per raccogliere appoggio alla causa del mantenimento in vita dell’ospedale.
Girolamo, ha avuto molti compagni di viaggio nella sua carriera politica che si è snodata da attivo giovane democristiano nella corrente di Scarlato. Insieme ad Alfonso Andria quando la DC è cambiata in Partito Popolare, infine nel PD quando l’anima cattolica e comunista si unirono in un solo partito.
Per ottenere finanziamenti al proprio comune da amministratore non si è fatto scrupoli nel trattare con Edmondo Cirielli e Stefano Caldoro , presidenti della provincia e della regione.
Una delle cariche che ha ricoperto ma che non faceva parte del suo Dna è stata quella membro del del consiglio direttivo del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Pretese dal suo partito di essere nominato perché in quel consiglio fu prescelto il suo avversario di sempre: Donato De Rosa. I presidenti con cui ha amministrato sono stati Domenico De Masi e Amilcare Troiano.
Ma ci sono tante altre opere che, in qualche modo, portano a “Girolamo”, la costruzione del Liceo Scientifico e l’istituzione dell’Istituto tecnico Industriale che, con la trasformazione del corso di indirizzo meccanico ad indirizzo informatico (ITIS), gli iscritti aumentarono da 70 a ben 500 studenti.
Uno storico articolo dell’aprile del 1996 di Elio Perillo citava: “è una vera e propria pioggia di miliardi quella che in questa fase sta investendo il comune più grande della Valle Del Calore, già sede dell’Es USL 58, della Pretura. Secondo qualcuno è quello che si chiama “EFFETTO AURICCHIO”, conseguenza, un anno dopo, dell’operato dell’allora vice presidente della Provincia, Girolamo Auricchio, oggi consigliere comunale a Roccadaspide.” Nello stesso articolo ritroviamo anche un altro importante merito da riconoscergli : “un impegno che tende a ribadire la centralità di Roccadaspide all’interno della Valle del Calore, pretesa che si esalterà ulteriormente con il prossimo inizio dei lavori della strada Provinciale per Monteforte. Opera, quest’ultima, attesa da oltre trent’anni che consentirà all’utenza dei comuni di Monteforte Cilento, Magliano, Trentinara, Stio, posti al di là del monte Soprano nella Valle dell’Alento , un rapido ed agevole collegamento con Roccadaspide.”
Amici, avversari, conoscenti e quanti altri hanno avuto a che fare con “Girolamo” difficilmente potranno non riconoscere che l’uomo si è identificato in pieno con la realtà in cui è nato ha vissuto, ha combattuto e ha “marchiato” con il suo agire politico.
Faioloa Scorziello
Bartolo Scandizzo
1970/1975: consigliere comunale; dimissioni con presa d’atto volontarie;
1981/1983. Vicesindaco;
1984/1986: assessore LL.PP con rinnovo di carica per due mandati consecutivi;
Questi i primi incarichi della vita professionale ricoperti.
Il lungo percorso preso il Consorzio acquedotti delle Valli del Sele, Calore e Montestella, Salerno include vari incarichi:
-Consigliere dal 4 agosto 1988 al 26 luglio 1993;
-Membro del consiglio direttivo dal 6 febbraio 1989 al 12 febbraio 1990;
-Presidente ed Assessore Consorzio Acquedotti Sele Montestella dal 13 dicembre 1990 al 26 luglio 1993;
USL 58 (Unità Sanitaria Locale, successivamente divenuta ASL) anche qui lascia la propria impronta sia per sé che per il proprio paese:
-Componente comitato di gestione del 2 ottobre 1984 al 25 gennaio 1987;
-Presidente dal 26 gennaio 1987 al 30 ottobre 1991;
Nell’amministrazione provinciale ricopre i seguenti incarichi:
-Consigliere dal 1990 al 2000;
-Assessore e vice presidente dal 1993 al 1995;
-Consorzio di bonifica in destra del Sele dal 25 marzo 1993 al 30 settembre 1995;
-Consorzio di bonifica di Paestum dal 11 marzo 1992 al 30 settembre 1995;
– Componente del Cda del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Bartolo Scandizzo / Fabiola Scorziello