Marco Del Sorbo, 23 anni, studente di economia e gestione all’Università degli Studi di Salerno, in prima linea per far conoscere il territorio in cui vive.
Il Cilento per te cosa rappresenta?
Il Cilento è casa e opportunità. Un potenziale inesploso che attraverso la giusta promozione punta alla lungimiranza di una terra magica e totalizzante. Ecco, il Cilento rappresenta una realtà completa che è sempre ispirazione per chi lo abita e si lascia abitare.
Il tuo ultimo lavoro realizzato che ha fatto parlare di te anche testate nazionali, filtro con le bellezze storiche e paesaggistiche, da dove esce l’idea?
L’idea nasce da una necessità. Da una spinta a rilanciare le nostre bellezze paesaggistiche e culturali. L’Italia con il suo patrimonio insegna al mondo e dopo questi terribili mesi di blocco totale la cultura rappresenta il modo per riscattarsi e salvarsi dall’impoverimento interiore.
Dal passato e dalla bellezza ho realizzato il mio progetto, combinandolo con un presente troppo freddo e distratto.
Con il mio lavoro ho dato un’anima alla mia idea, facendo dei social un’opportunità sana e inequivocabile per tutti e da lanciare nel futuro.
I filtri sono stati concepiti prima del lockdown, ma in piena emergenza hanno assunto un valore ancora più profondo: conoscere e viaggiare anche restando fermi. Questo è il motivo per cui ne hanno parlato siti on line, testate locali e addirittura internazionali.
“Passione e lavoro per il proprio territorio” che peso hanno nella tua quotidianità queste parole?
Sono linfa imprescindibile.
Ogni giorno sento l’obbligo di fare qualcosa per il mio territorio.
Partire dal nostro Cilento per poi toccare tutto il mondo è questo il mio obiettivo.
I social, da dove tutto ebbe inizio molti anni fa, ad oggi li usi nella stessa maniera e misura?
Da diversi anni, ormai, lavoro attivamente per realizzare i miei progetti, cercando di contribuire alla crescita del mio territorio; il principale scopo del mio lavoro è quello di rendere le aziende consapevoli dell’importanza di farsi conoscere non solo sul territorio locale, quanto sul mercato nazionale ed internazionale, attraverso una fattiva e concreta presenza sul web, strumento che, oggi, ha ridotto qualsiasi distanza e barriera.
La maniera e la misura di utilizzo di questi strumenti è certamente cambiata, i canali digitali vengono gestiti ora con costanza, responsabilità e una maggiore professionalità acquisita con lo studio e l’esperienza in aziende nazionali e internazionali.
Da poco docente di un ente di formazione di rilevanza nazionale, chi è stato a proportelo e di cosa ti occupi nei tuoi insegnamenti?
È stato l’ente stesso a propormi questo nuovo percorso.
Ho colto questa grande opportunità, dando a me stesso l’occasione di trasmettere quanto appreso negli anni. È un’esperienza gratificante. Nello specifico si tratta di comunicazione digitale e social media marketing.
Dopo la laurea, vorrai continuare ad approfondire il campo della comunicazione digitale oppure ti dedicherai ad altro?
Ho passato svariati anni ad approfondire tutto ciò che riguardava il mondo del marketing e della comunicazione digitale orientandomi su nuove ottiche di comunicazione e progetti digitali innovativi.
L’essere un social media manager affermato e certificato a livello europeo non è direttamente correlato ai miei studi in economia che rappresentano sicuramente, una volta completati, un plus ultra.
Un consiglio che daresti per chi vuole iniziare a lavorare sui social?
Responsabilità, intelligenza, duttilità, conoscenza delle lingue, socialità e al contempo discrezione. Il dinamismo del settore deve diventare virtuosismo dell’essere.La strada è lunga e stretta, certo non semplice ma non per questo preclusa.