Un certo Giacomo Leopardi, nella sua poesia “La Ginestra”, parlava di “social catena” e umanità confederata.
Si dice che, al cospetto dei pericoli, delle pandemie e delle forze della natura, l’umanità si riscopra coesa e granitica: è quello che è accaduto nei piccoli borghi dell’entroterra cilentano.
Si badi bene: non si sta parlando di uno scenario idilliaco, quasi da bozzetto o da fiaba, in cui ognuno si comporta da cittadino esemplare e senza sbavature; sì, le eccezioni e gli esempi negativi ci sono stati, e non sono stati neppure pochi.
C’è stato chi ha trasgredito le regole, chi ha violato il lockdown per incontrare i propri “congiunti” (nemmeno tanto prossimi) quando l’Italia incassava cifre di quasi mille morti al giorno e quando le bare sfilavano mestamente, e c’è stato anche chi ha continuato quasi indisturbato la sua vita di sempre, ignorando la portata epocale del periodo storico che stiamo vivendo.
Ma per fortuna questi bruttissimi esempi sono state eccezioni e mosche bianche: c’è da dire che la maggior parte della popolazione ha reagito prontamente e bene.
In molti hanno compiuto sacrifici immani; c’è chi si è segretato – giustamente- tra le mura domestiche, e chi ha messo sull’altare del sacrificio la propria attività costata lacrime e sangue.
Tutto ciò è stato reso possibile anche da una gestione oculata della faccenda: parliamo del comune di Felitto.
Molti sono stati gli accorgimenti presi dal sindaco Carmine Casella per gestire bene l’emergenza: il Carnevale, agli albori dello scoppio della pandemia, è stato annullato, nonostante fosse tutto pronto; si sono organizzati molti cicli di disinfestazione presso gli uffici e il territorio del Comune; è stata subito bloccata la circolazione dei cittadini (non residenti) senza valido motivo nel perimetro del paese.
Inoltre, è stato organizzato un ritiro farmaci per i cittadini più anziani, nonché l’emissione di buoni spesa per gli aiuti alimentari.
I controlli sono stati serrati, da parte del vigile, dell’associazione dei carabinieri e della Stazione dei Carabinieri di Castel San Lorenzo.
Inoltre, il giorno di Pasquetta, il paese è stato blindato e tutte le attività sono state chiuse per evitare assembramenti.
Monica Acito