Delle 19 Bandiere Blu che sventoleranno questa estate sulle coste dei 12 comuni della Campania, 45 saranno issate sui pennoni dei lidi dei comuni bagnati dal mare del Cilento.
È un legittimo motivo di orgoglio che carica l’intera area compresa nel perimetro del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni di una grande responsabilità: preservare il patrimonio che si è consolidato nei 20 anni dall’istituzione del parco e valorizzare ancora di più ciò che madre natura ci ha consegnato.
Purtroppo, la “stagione” 2020 non sarà catalogata negli annali tra quelle che faranno storia dal punto di vista dei risultati economici. Ma certamente sarà ricordata come il periodo in cui molti Italiani saranno tornati a vivere con un discreta libertà di movimento sia sulle spiagge con restrizioni nei movimenti sia nelle “cale” tra gli scogli con meno vincoli ma anche con più difficoltà per arrivarci.
Saranno innumerevoli le problematiche da affrontare da parte dei gestori dei lidi e, ancora di più, da parte di quelli che gestiscono attività ricettive e della ristorazione: grandi e piccole!
Stessa cosa vale per laboratori artigianali, negozi e centri commerciali.
Sarà il tempo a dirci chi avrà saputo adattare le proprie attività economiche alle nuove esigenze di sicurezza sanitaria e chi non ce l’avrà fatta a tenere il passo! Certamente poco dei modi di vivere al quale eravamo abituati torneranno ad essere messi in pratica. Come è accaduto nel secoli andati, l’uomo saprà cogliere l’occasione per andare oltre il momento contingente e aprirsi nuovi orizzonti.
Intanto, il mare continuerà a “bagnare” le coste nell’eterno confronto tra terra e acqua per conquistare spazio sul bagnasciuga lungo il quale, speriamo, milioni di persone potranno ritrovare refrigerio al caldo di un’estate che si preannuncia, già in primavera, con temperature torride.
I piedi nell’acqua e la brezza marina sulla faccia porteranno lontano i pensieri maldestri sul futuro prossimo che la ragione continua a rimuginare e mascherine e distanziamento sociale a ricordarci.
Ci sarà anche chi sceglierà di fare altro scegliendo di voltare le spalle al mare e risalire le colline dove sono arroccati borghi e paesi, semi abbandonati, che ci ricordano altri “flagelli” che indussero intere comunità di pescatori a transumare per evitare l’assalto dei Saraceni trasformandosi in “marinai di montagna” e imparando a coltivare e consumare prodotti della terra.
Questo solo per ricordarci i corsi e i ricorsi storici.
Noi intanto accontentiamoci di ricominciare dalle 45 spiagge della Costa Cilentana dove sventoleranno la “Bandiere Blu 2019”.
Bartolo Scandizzo