Oggi è vietato sbagliare, tutto si paga in anticipo, occorre essere decisi e sicuri, guardare con ottimismo al futuro e all’informatica. E spaesato mi perdo a rincorrere il tramonto che non esiste al lido delle sirene e fate e streghe come un miraggio. Alla Fiera dell’Annunziata, agli zii di Capaccio che ti regalano al tuo compleanno una bicicletta, alle albe insonni in treno in cerca di gloria dico Addio. La gloria non c’è, rimane solo silenzio e artrosi ma è ancora presto per abbandonare la nave. Nella mia stazione c’è ancora posto per la fantasia, per altri progetti da realizzare da vivo.
Altri bambini innocenti verranno immolati in questa fiera di belve. Assatanate di portafogli, altri festival, fuochi d’artificio e karaoke ci attendono nel prossimo autunno, altri paesaggi rubati verranno scotennati in inverno, altre poesie di poeti impegnati. E noi con la nostra artrosi, le creme miracolose per i dolori e un bicchiere di anice assisteremo di questa barbarie senza alzare un dito. Altri buffoni ci diranno, se non siamo cafoni, che la vita è tutta una risata, che risolveranno i nostri malumori se tutti insieme, dalla base, batteremo le mani a chi abbiamo votato. Altre fatiche per evitare gli arroganti e nuove tangenti, scambi di voto e per affrontare i furbi e mandarli all’inferno. Ma l’inferno non esiste, purtroppo, non pagheranno nulla per i loro misfatti e noi assisteremo annoiati e senza una lira alla realizzazione di opere monumentali e alle teorie dei nuovi profeti per una città più vivibile per loro. Altri delitti senza colpevoli avverranno nelle prossime stagioni, di questi gli innocenti verranno accusati, altri bambini pagheranno per chi ha distrutto il loro futuro e la scuola, altri progetti bruciati dal fuoco cambieranno in peggio la nostra umile vita. E altre creme per la cellulite e per le rughe invaderanno i mercati. E noi al bar parleremo ancora di partite truccate e di arbitri cornuti.