Eroici Agonisti,grandi combattenti,valorosissimi guerrieri del particolare momento storico, sono medici, paramedici, infermieri che affrontano la pandemia…Paragonabili ai giovani,si tuffano nel flusso vitale in maniera perentoriamente intrepida,senza alcun timore…Il giovane calciatore:l’atleta giovincello non viene minimamente lambito dal pensiero di potersi far male, l’idea è sicuramente “più lontana della luna” di Quasimodiana rievocazione.In linea generale,i ragazzi e le ragazze dell’attuale momento storico sono accusati d’essere alquanto “smanettoni”,estesamente globalizzati e intensamente tecnologizzati ma pervasi da parecchia esteriorità e scarsa profondità… Nondimeno,tale ispirazione e strategia intellettuale è sempre esistita. A titolo d’esempio,coinvolgente il mondo greco antico,il poeta Esiodo: “Non nutro più alcuna speranza per il futuro del nostro popolo,se deve dipendere dalla gioventù superficiale di oggi,perché questa gioventù è senza dubbio insopportabile, irriguardosa e saputa”.Proseguendo con il filosofo e scrittore Platone: “Oggi il padre teme i figli. I figli si credono uguali al padre e non hanno né rispetto né stima per i genitori.Il professore ha paura degli allievi,gli allievi insultano i professori…”. Una vocina spirituale,il dèmone interiore,accompagnò Socrate fin dall’infanzia inibendo le sue azioni,egli sosteneva venissero guidate e coordinate da un intervento divino. Ritenuta “prassi normale” un -a dir poco singolare- modello visuale, la prospettiva inquadrante il ragazzo ateniese che poteva esser tranquillamente gravemente abusato…Propongo ai lettori alcune riflessioni/quesiti concernenti il mondo giovanile: alle spalle dei grandi pensatori -nel caso specifico, Esiodo, Platone e Socrate- è possibile scorgere fanciulli tristi,spaventati ma simultaneamente “energicamente reattivi”? Sebbene la pederastia greca venisse considerata codificata pratica innocua, integralmente accettata,le vittime innocenti pronte al sacrificio sull’altare del pensiero dominante padrone,potevano uscire profondamente danneggiate psicologicamente dalla -presumibilmente indesiderata e traumatizzante- esperienza? Ovvero: tali violenze agivano in termini moderati o in misura devastante sulla vita interiore del fanciullo? Noi adulti siamo,in gran parte, i ragazzini che eravamo oppure le vicissitudini di fanciullezza in noi provocano,alla stregua di radiazioni nucleari inducenti mutazioni genetiche,una sorta di epocale trasformazione? La letteratura greca illumina la nebulosa visuale dei ragazzini selvaggiamente picchiati “in maniera naturale” dai loro padri: è presumibile che l’ulteriore coercizione consistente nel dover reprimere anzi seppellire la rabbia ribollente,potesse far nascere sentimenti di ripulsa nei confronti del genitore? Imperioso, draconiano dominio e sottomissione imposta possono accordarsi con anime gentili dotate di saggezza? L’interazione tra maestri filosofi greci e maestri spirituali generatori del pensiero religioso occidentale e orientale,Gesù e Buddha:i pensatori greci erano “maggiormente intellettuali?” Balziamo ai tempi odierni dominati da una sciagura biblica ove si ode un comune grido d’allarme e di dolore,il terreno lungo il quale ci muoveremo nasconderà chissà quali e quante bombe e mine;e che dire dello sfaldamento del nucleo familiare tradizionale,probabilmente indurrà grossi rimpianti nei genitori che hanno rinunciato ai propri figli;forse comprenderanno grandezza e valore della missione loro affidata quando sarà troppo tardi,quando tutto sarà irreversibilmente trasformato e irrevocabilmente perduto. La Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) segnalò, all’OMS, era il 31 dicembre 2019, una sequenza di casi di polmonite ad eziologia ignota, nella città di Wuhan. L’attuale orrendo periodo di quarantena forzata sta illuminandoci sul fondamentale valore delle Arti e di tutte le attività creative:cosa sarebbe di noi senza la musica,il teatro,la letteratura,la poesia,senza arti figurative, senza alcuna espressione artistica? Questo tempo,dentro ognuno di noi, drammaticamente spalanca prospettive di una nuova società. La dilagante pandemia su tutto il pianeta creerà un modello sociale assai differente rispetto a quello del passato: la condizione umana,dal 31 dicembre 2019, si è convertita in uno stato crudelmente precario,probabilmente nulla sarà quel che prima era.Il futuro è individuabile con uno sconquassante, impietoso interrogativo. Concludo lo scritto con la consueta interazione inserendo,nel contesto dell’odierno articolo, una sequenza di mie riflessioni grafiche (una parte delle quali, non visualizzabili nello scorso articolo, fu inviata nel gennaio 1982 allo scrittore Alberto Moravia,che le gradì omaggiandomi con la Sua dedica) illustrante l’attuale disastroso momento,affrontato con eroismo da grandi uomini e grandi donne, EROI ed EROINE in camice bianco. L’immagine di Moravia,artista che ha liricizzato e dipinto con le sue pennellate magiche il Tempio della Disperazione,è tratta da: https://it.wikipedia.org/wiki/Alberto_Moravia.
Giuffrida Farina