Nel 1953, anno in cui completai le scuole elementari nel mio paese, Montano Antilia, dopo avere superato l’esame di ammissione alla scuola media, mio padre demandò a me la scelta di andare a frequentare la scuola media nel convitto o nel seminario di Vallo della Lucania. Ci recammo, pertanto, a Vallo a visitare gli edifici dei suoi collegi; nel seminario fummo ricevuti dal Rettore Don Rocco De Leo, il quale mi fece alcune sommarie domande. In particolare mi chiese se avevo svolto la mansione di chierichetto nella mia parrocchia, ed io risposi puntualmente di sì! Dopo mi descrisse cosa si faceva in seminario e mi rassicurò che non si studiava e pregava soltanto ma si esercitava anche lo sport ed altre attività ricreative. Mi fece vedere il campo sportivo dalla finestra del suo studio. Io, pur essendo già stato invogliato dall’allora parroco di Montano ad andare in seminario, alla vista del campo sportivo, scelsi senza la minima esitazione di frequentare la scuola media in quell’edificio. Don Rocco, raggiante di gioia, prese accordi con mio padre sulle modalità di pagamento della retta e sul corredo da portare per le mie necessità. Con la mia famiglia ci salutammo il primo ottobre e così inizio la mia nuova vita. Non ero abituato al rigore e alla disciplina di un collegio di preti, ma dovetti adattarmi. Frequentai le medie ed il ginnasio maturando, nei prima anni, anche la vocazione al sacerdozio. Ma con l’esplosione dell’adolescenza, precocemente mi innamorai di una mia quasi coetanea e conterranea, bellissima e dolcissima (la sposai e Dio l’ha voluta in cielo, ancora giovane nel 2001), e coerentemente in quinto ginnasio deposti la veste talare e mi iscrissi al liceo “Parmenide” di Vallo, per proseguire, dopo la maturità, gli studi universitari con conseguimento della laurea. Devo esprimere riconoscenza ai miei superiori e ai docenti del seminario per avermi impartito una severa educazione, ispirata a rigidi principi morali e religiosi e per avere contribuito con gli ottimi insegnanti ad acquisire una solida formazione culturale, soprattutto nelle discipline letterarie/umanistiche. Ho cercato di recepire i contenuti ed i messaggi positivi durante la mia permanenza in seminario e di applicarli concretamente nell’esercizio delle mie funzioni professionali, nonché di padre, di marito, di cittadino. Pellare, settembre 2007.
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