Belle giornate quelle del 13 e del 14 aprile 2020 (Pasqua e pasquetta), come non le ricordavo da tempo. Forse esagero ma non ricordo a memoria una pasquetta così solare, lì fuori, forse perché non sono stato mai troppo attento a ricordarmele una ad una. Questa Pasqua e questa pasquetta di sicuro non le dimenticherò. Con questo tempo così bello mi son sentito un po’ preso in giro, preso per il culo, come se qualcuno mi volesse sbeffeggiare, e non solo a me. Insomma, avete capito! Proprio ora che tutti siamo costretti a restare in casa! Che iella!
Auletta, in piena zona rossa condivisa fino al quattordici aprile con Caggiano, Polla, Atena Lucana e Sala Consilina, ha vissuto giorni che di festivo avevano ben poco. Nella settimana che ha preceduto la Pasqua e in quella ancora prima, gran parte della comunicazione locale è avvenuta attraverso Facebook, il social network più utilizzato insieme ad Instagram. Tanti, in queste due settimane che hanno preceduto la Pasqua, costretti a restare in casa per via dell’emergenza sanitaria, hanno utilizzato gran parte del loro tempo per fare, fotografare e postare ogni ben di Dio. Son venute fuori un’innumerevole quantità di foto con prodotti fatti in casa di tutti i tipi: fusilli, cavatelli, ravioli, lagane e ceci, scialatielli, parmarieddi (orecchiette), quattrodita, strascinati, zeppole e vari secondi piatti, oltre alle amate e tradizionali pastiere e “pizze chiene” ovviamente. Mi son fatto una cultura enorme dal punto di vista enogastronomico e culinario. Tutto merito delle donne, e non mi riferisco solo alle mie compaesane che comunque sono state tra le più attive.
Poi è iniziata la sfida tra gli uomini, che alla lunga ha coinvolto pure le donne. Sto parlando di un gioco che è partito da Auletta, sempre via Facebook, non so di preciso quanti giorni prima del periodo pasquale e che si è basato sostanzialmente su un brindisi fatto da una persona che lancia la sfida a quattro suoi amici/he che a loro volta devono fare un brindisi e lanciare la sfida (coinvolgendoli/e) ad altri/e quattro amici/he. Solo quando è arrivata a me la sfida ho scoperto l’ideatore di questo gioco che è di Auletta e che si chiama Ivano Cafaro. Qualcuno è stato invitato di più e di conseguenza ha bevuto di più. Apriti cielo! E’ venuto giù il finimondo! Un sacco di polemiche! Le polemiche si sono ulteriormente acuite quando, nella serata di pasquetta, l’assessore avvocato Claudio Parisi, dopo essere stato nominato dal suo collega consigliere comunale Luigi Vignuoli, ha nominato a sua volta quattro persone. Il primo ad essere nominato è stato il sindaco Pietro Pessolano, che ufficialmente ancora non risulta guarito dal virus del coronavirus che lo ha colpito, anche se dalle dirette su Facebook sembra che stia bene. Il secondo nominato dall’avvocato Claudio Parisi sono stato io, ma questo va in secondo piano, anzi in ultimo piano. Proseguendo, il sindaco ha accettato la sfida ed ha a sua volta nominato i quattro sindaci di Caggiano, Polla, Atena Lucana e Sala Consilina, che hanno condiviso con Auletta la zona rossa fino al quattordici aprile. Dopo le 15 morti per colpa del coronavirus nel nostro comprensorio, la sfida non è piaciuta ai componenti del gruppo di opposizione. Tutto è stato immediatamente strumentalizzato attraverso articoli girati sui social. E siamo tornati a fare batti e ribatti. Polemiche su polemiche. Ciò vuol dire che il virus non ci sta insegnando nulla. Ma guardando il mondo dalla mia finestra di Facebook mi accorgo che come si dice ad Auletta (e sicuramente pure da qualche altra parte), “Ogn munn è pais”! Ovunque si fa polemica, ovunque si strumentalizza, ovunque si continua a fare gli stessi errori che si facevano prima che si abbattesse su di noi il covid19.
Ciò mi porta a fare una profonda riflessione e a pormi una domanda alla quale cerco pure di dare una risposta complessiva leggendo ed ascoltando i pensieri della gente di tutto il mondo. Dopo circa due mesi di emergenza sanitaria (mi riferisco all’Italia), a chi mi chiede se ne usciremo più forti, più buoni e con più valori di prima, io rispondo che sicuramente ne usciremo economicamente più poveri. Spero almeno che il livello di valori e di priorità di scelte dal punto di vista umano e sociale, quando sarà tutto finito, si possa elevare a un livello più alto di quello pre-covid19.
Massimiliano De Paola