La Carta di Piaggine sulla pastorizia nasce alla conclusione dei lavori del Forum nell’ambito delProgetto di cooperazione internazionale “Potenziamento della pastorizia e delle risorse naturali attraverso la creazione di una rete di scambi tra territori euromediterranei” tra Catalogna (GAL Repouilles, ARCA), Francia (GAL Cévennes, Camera dell’Agricoltura dell’Occitania), e Italia (GAL Cilento Regeneratio, Comunità Calore Salernitano, Comune di Piaggine, Terra Nuova, Istituto di Gestione della Fauna).
E’ una carta di indirizzo generale in cui si sottolinea il valore diretto ed indiretto sulle comunità locali e sui territori della pastorizia estensiva e, a partire da queste considerazioni, si stabiliscono sei azioni. che hanno lo scopo di garantire un effettivo miglioramento del modello pastorale mediterraneo
Alla sottoscrizione della Carta e alla realizzazione delle sei azioni, con compiti diversi, sono chiamati soggetti pubblici e privati che sentono come propri gli scopi messi a fuoco dal Progetto: riconoscere la pastorizia come una“leva chiave” per lo sviluppo sostenibile dei nostriterritori.
In questo quadro Slow Food Cilento si è sentita di poter dare un contributo alla realizzazione ad alcune di queste azioni perché vicine alla propria filosofia associativa, promuovendo la sottoscrizione di due importanti comuni: Agropoli e Capaccio Paestum.
Comuni, questi, coinvolti non tanto per il ruolo economico che la pastorizia ricopre nei loro territori ma per l’effetto volano di una ri-connessione progettuale ed operativa che veda i due maggiori comuni costieri del Cilento esercitare una positivainfluenza per la difesa dei territori più fragili e marginali.
Nell’anteprima congressuale del 16 febbraio scorso, quindi, oltre a Daniela Cennamo per Slow Food Cilento, anche i sindaci Franco Alfieri (Capaccio Paestum) ed Adamo Coppola (Agropoli) hanno sottoscritto, alla presenza del sindaco di Piaggine Guglielmo Vairo, la Carta di Piaggine.
Slow Food Cilento si occuperà della promozione della formazione di una comunità con obiettivi condivisi al fine di promuovere le specificità territoriali legate al cibo e al territorio, attraverso la costituzione o l’adesione ad AFN (Alternative Food Network) e un’offerta turistica esperenziale complementare a quella tradizionale.
L’associazione, inoltre,svolge storicamente un ruolo di sensibilizzazione su questi temi perché crede che sia importantericonoscere e sottolineare il ruolo della pastorizia e dell’agricoltura familiare, con assoluta centralità per:
- il loro notevole apporto alla sicurezza alimentare: gli agricoltori familiari, infatti, gestiscono con cura le loro terre per sostenere alti livelli di produttività, pur avendo meno accesso alle risorse produttive;
- la salvaguardia di prodotti alimentari tradizionali e il contributo a una dieta equilibrata;
- il concorso alla vitalità e al rafforzamento dell’economia rurale, fornendo servizi e creando occupazione per le comunità locali;
- il ruolo di presidio nella gestione del territorio come fattore fondamentale per la salvaguardia delle risorse naturali e la sostenibilità ambientale.
Così, anche grazie all’azione sinergica svolta da più figure istituzionali e private, un modello di sviluppo locale può trovare concretezza ed efficacia a partire da un settore economico e sociale largamente misconosciuto ma di enorme impatto sulla conservazione della biodiversità delle terre alte e centrali del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni.