di Lucio Capo
La vera “Capiscienza” sta nell’ affermare la verità del vero, confutando il non-vero della volgare contingenza
La verità della filosofia, opposta, alla non-verità delle opinioni.
Ciò che è vero in assoluto per i filosofi, non può essere messo in discussione dalle opinioni fallaci dei mediocri. Tra il VI e V sec. a.C., visse ad Elea Parmenide, filosofo, medico e naturalista. Già prima di Lui, Talete, Anassimene, Anassimandro, avevano cercato il principio, “L’Archè”, che avrebbe dato origine al mondo. La loro speculazione s’era rivolta alla ricerca degli elementi primordiali che avrebbero dato origine alla realtà di tutte le cose. Parmenide segna una svolta radicale rispetto a queste indagini. Egli compie un nuovo passo sulla spiegazione del Mondo. Chiedendosi cosa fosse l’intero, cosa fosse l’essere dell’intero, ci racconta della nascita del Mondo. Ma prima del Mondo cosa c’era? Parmenide, risponde… c’era il Nulla! Ma qual è il significato del Nulla ? La questione a tutt’oggi è ancora aperta. Tutto il discorso attorno al Mondo, avveniva ad Elea, dove nacque una scuola filosofica e si sviluppò una rigogliosa vita culturale. Vissero ad Elea, oltre a Parmenide, Senofane, Melisso e Zenone. Dall’Asia Minore, si stabilisce ad Elea Senofane. Il suo pensiero influenzò non poco la filosofia Eleatica. Nasce la Scuola Filosofica Eleatica, che trae alimento dalla Scuola Pitagorica di Crotone, affrancandosi da Essa con un percorso autonomo. Pitagorismo ed Eleatismo, sono le due grandi fonti che hanno alimentato il pensiero di Platone. La nostra cultura e la nostra civiltà, si sviluppano all’interno delle categorie che sono state espresse per la prima volta dal pensiero Greco. Parmenide per Platone era, Venerando e Terribile. Aristotele dice di Parmenide che è un folle. A questa “follia” di Parmenide, si è riferita l’intera storia del pensiero filosofico. Hegel afferma che con Parmenide inizia la vera filosofia. Con la filosofia l’uomo si libera dalla rappresentazioni sensibili e dalle opinioni, che rappresentano il non-Vero. Il Vero è solo la necessità, l’Essere. Per Parmenide il pensiero è autonomo in se stesso e da questa autonomia trae l’essenza dell’Essere. Non dall’analisi dell’Essere come ci appare, ma, dal concetto di Essere, si avvia la “Capiscienza”. Parmenide è il primo filosofo della storia perché afferma l’apriorità del pensiero, della sua capacità di analizzare e di comprendere le strutture dell’Essere. “ Bisogna che tutto tu sappia e il cuore che non trema della ben nota Verità e le opinioni dei mortali in cui non c’è Vera certezza. Orbene io ti dico e tu dopo averlo ascoltato prendi cura del mio discorso quali sole vie di ricerca siano possibili… quella che dice che l’Essere è e che non è possibile che non sia e questo è il cammino della persuasione che si accompagna alla Verità… e quella che dice che non è e che è necessario che non sia e questo io ti dico che è un sentiero inscrutabile né infatti potresti conoscere ciò che non è –non è infatti possibile- né dirlo. La stesso infatti è pensare ed Essere “. Ciò che accade sotto i nostri occhi, per Parmenide, è pura apparenza, e, oppone a questa apparenza la sfera dell’Essere, ciò che Egli definisce con linguaggio poetico – Il cuore che non trema della ben rotonda Verità – Il pensiero dell’Essere in Parmenide, consiste nell’affermare che il pensiero del Nulla non sia un pensiero possibile. “ Per la parola, il pensiero, bisogna che l’Essere sia, solo esso infatti è possibile che sia, e, il Nulla non è, su questo ti esorto a riflettere “. Affermando che l’Essere è, e, il non Essere non è, Parmenide introduce il rigoroso principio d’identità A=A, e, quello di non contraddizione A non è =non A. Parmenide separa l’Essere=Verità dal Non-Essere=Opinioni. La filosofia di Parmenide è basata su una stretta e rigorosa separazione tra opinioni e verità, tra doxa e aleteia, tra sapere dei “Capiscienti” e le opinioni dei mortali. Per Parmenide esiste solo un’unica verità, che possiamo comprendere attraverso la speculazione concettuale, tutto il resto sono opinioni…è NOIA, come disse il poeta. La Verità per Parmenide è indubitabile è assoluta, che non può essere negata, che sarà sempre, e, che la ragione deve necessariamente riconoscere. Parmenide è un pensatore forte ed ha un forte concetto di Verità. La colta citazione della nonna ci aiuta nel “Capiscere”… “ Chi è ha ed è…Chi non è non ha e non è “