Giovedì 20 e venerdì 21 febbraio Tommaso Pellegrino, assistito da Romano Gregorio, direttore dell’ente parco, hanno convocato sindaci, professionisti, imprenditori e associazioni per dare il via alla revisione del Piano del Parco!
Si tratta del Piano elaborato all’inizio del 3^ millennio da un’equipe diretta dal Prof. Pasquale Lucio Scandizzo da altri professionisti selezionati per redigerlo. Allora presidente era il compianto Vincenzo La Valva e direttore Domenico Nicoletti. Fu un duro lavoro di ricerca, di sistematizzazione dei dati raccolti, di ordinamento di pareri e richieste e di comunicazione per convincere i portatori d’interesse ad esprimere parere positivo.
Con il raggiungimento della “maggiore età” del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (PNCVDA), Presidente e direttivo hanno ritenuto che sia arrivato il momento di fare un tagliando alla cornice dentro la quale si è tentato di dare una prospettiva unitaria, anche se articolata per ambiti, ai territori e comunità che vivono nell’area protetta.
Sarà Francesco Domenico Moccia, un architetto e urbanista italiano, professore ordinario di progettazione urbanistica all’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha mettere le mani sul Piano del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (PNCVDA) deciso da Tommaso Pellegrino e dal direttivo dell’ente.
Ed è stato proprio il prof. Moccia a “raccontare” a sindaci e parti sociali convocate nella due giorni al centro della biodiversità di via Montesani, di come intende muoversi nel predisporre il documento di revisione del piano. Ovviamente, l’intervento sarà fatto in modo attento e pragmatico e sarà teso ad apportare modifiche secondo una “equilibrata visione naturalistica inserita nel contesto paesaggistico che comprende l’opera antropica secolare di borghi e paesi”.
Si tratterà, in sostanza, di una verifica rispetto agli obiettivi prefissati a suo tempo e che erano molto ambiziosi:
Internazionalizzazione della conoscenza dell’area protetta, conservazione ambientale e naturalistica e sviluppo con la creazione di reti per costruire un’identità locale tramite una manutenzione sistematica e una gestione in linea con quanto prevedeva la legge istitutiva delle aree protette.
In realtà, è facile immaginare si cosa il Prof. Moccia vorrà agire. Si tratterà di dare “funzionalità del quadro strategico” del piano con particolare riferimento a ciò che ritiene deficitario:
Aumentare il dialogo e la capacità di convincere la popolazione e gli amministratori argomentando, discutendo e comprendendo le esigenze di chi vive nell’area protetta.
Un particolare riferimento Moccia lo fa rispetto ai centri storici che vede, inesorabilmente esaurirsi il “capitale umano” e della necessità di individuare soluzioni al decadimento contestuale del patrimonio abitativo.
A base del progetto di revisione, Moccia espone e commenta una serie di side che contengono dati estremamente utili a far capire l’evoluzione che ha avuto l’area territoriale compresa nel perimetro del (PNCVDA).
Dopo la presentazione del prof. Moccia, prende la parola Tommaso Pellegrino che ha voluto fortemente la revisione del Piano proprio per adattarlo alle esigenze di del mondo contemporaneo.
Il presidente si dice convito del fatto che snellire le procedure aiuterà a rendere più efficace e amicale il rapporto tra i cittadini e l’ente facendo percepire tangibilmente che vivere in un’area protetta porta con sé vantaggi rilevanti in termini di qualità della vita e di opportunità di valorizzazione delle proprie attività.
Non caso, in sala sono state invitate le “aziende coraggio”, come le ha definite lui, che orgogliosamente si vano ad aggiungere alle altre 80 già destinatarie del marchio del (PNCVDA) portando il numero totale a 140.
“Il nuovo piano sarà Strumento di opportunità” dichiara Pellegrino e se riusciremo ad attivare le procedure per garantire una fiscalità di vantaggio per chi vive ed opera nell’area protetta che bilanci gli “svantaggi” dovuti a restrizioni che ne consentano la conservazione. Pellegrino annuncia che in occasione dei10 anni dell’inserimento della Dieta Mediterranea nell’inserimento del patrimonio immateriale UNESCO, sarà organizzato un grande evento che darà spazio ad ognuna della 140 aziende a marchio (PNCVDA) con le aziende a marchio parco ed ai 30 ristoranti nella rete del gusto.
Per la lista completa delle aziende vai al seguente link: http://www.cilentoediano.it/sites/default/files/el…