Napoli Mon Amour, questo è il titolo dell’Opera che il Teatro Ariston di Capaccio Paestum ospiterà domenica 16 febbraio alle 18:30. Ad esibirsi sarà il soprano Angelina “Jolie” Renzullo, artista di fama internazionale che abbiamo incontrato in questi giorni
Dalla Francia a Vienna, da Melborne a New York e Domenica 16 febbraio a Capaccio Paestum, è emozionata per questa esibizione?
Eh… molto! Per chi vive di musica ogni spettacolo è sempre un’emozione e questa volta che mi esibisco nella mia terra di adozione lo è ancora di più.
Quando è nata in lei la passione per la musica?
La mia passione per la musica è nata quando ero piccolissima, grazie a un mio zio musicista mi sono approcciata agli studi preliminari già all’età di tre anni, a cinque ho iniziato con lo studio del pianoforte e a dieci, iniziando come voce bianca in chiesa, ho intrapreso un percorso di canto che negli anni mi ha portato a esibirmi in molti teatri sia in Italia che all’estero.
Può raccontarci qualcosa delle sue esibizioni fuori dal Bel Paese?
Ho l’imbarazzo della scelta perché le mie performances all’estero sono state numerose, sia come voce solista che in coro e sia come pianista solista o in formazioni da camera. Sono stata in Francia per tre anni di seguito, esibendomi in duo con Nicola Tommasini, senza dubbio uno dei più bravi fisarmonicisti italiani e talento artistico di Capaccio Paestum, poi a Vienna dove ho collaborato con Lizaveta Bormotova, una virtuosa pianista russa, con cui ho in corso tuttora alcune importanti collaborazioni. In seguito, nell’agosto 2018, sono volata a Melbourne, una città favolosa che mi è rimasta nel cuore, dove ho duettato con il baritono coreano Sung Sun Hong concludendo la nostra esibizione con ‘O sole mio accolto da una standing ovation che ancora oggi, a distanza di tempo, mi mette i brividi. E poi New York. Nella Grande Mela ho vissuto un’altra grande emozione a Radio City Manhattan dove sono stata scritturata per incidere un disco di canzoni napoletane classiche reinterpretate per la comunità italo-americana che mi ha accolta a braccia aperte. Infine ho registrato una mia esibizione con il trio NJF anche a Londra. Sto programmando una esibizione a Austin in Texas presso la base militare di Camp Mabry dove è stanziata la 36ma Divisione di Fanteria che nel 1943 sbarcò a Paestum.
Lei vive da alcuni anni a Capaccio Paestum, ma di dov’è originaria esattamente?
Sono irpina di nascita ma ormai capacciopestana di adozione. Infatti vivo qui in questa meravigliosa città da diversi anni svolgendo il mio lavoro artistico soprattutto con i giovani cercando di instillare in loro l’amore per la musica. E sinceramente sono fiera di cominciare a vederne i frutti di cui anche il pubblico del Teatro Ariston potrà goderne domenica 16 febbraio.
A proposito, com’è stata coinvolta nell’evento, supportato dal Comune e più precisamente dalla Consulta comunale per le Politiche Sociali?
Grazie a una mia amica che mi ha presentato a Graziella Adulto, direttore artistico dell’evento del 16 febbraio, che si è poi fatta mia mentore presso la Consulta. In seguito ho avuto l’opportunità di conoscere la presidente Maria Marino e anche con lei c’è stata subito intesa. La possibilità di interloquire con persone aperte e illuminate come loro mi ha convinto a prestare la mia voce allo spettacolo accordato dal sindaco Franco Alfieri con il patrocinio del comune di Capaccio Paestum.
In cosa consisterà lo spettacolo?
Si tratta della prima assoluta di un’opera in due atti, su libretto di Giorgio Cafasso, che è una sintesi delle più belle canzoni napoletane classiche legate tra loro da un filo logico che ci riporta indietro agli anni dell’epopea d’oro della Napoli dei lustrini dei cafè chantant e della Belle Epoque. Ho l’onore di avere come voce narrante dello spettacolo don Giuseppe Sette con il quale collaboro anche per altri progetti in ambito parrocchiale, in particolare a Gromola e Ponte Barizzo.
Quindi anche una profonda impronta dell’Associazione Culturale Mineia in questo evento, grazie a Giorgio Cafasso, che ha scritto il libretto dell’opera e a Don Giuseppe Sette come voce narrante.
L’appuntamento è dunque per domenica 16 febbraio presso il Teatro Ariston in Capaccio Paestum con l’opera, in prima esecuzione, Napoli Mon Amour. Con l’esibizione orchestrale di quaranta elementi diretti dal Maestro Costantino Caruccio e le coreografie curate da Graziella Adulto.
Durante la serata sarà proiettato anche un video contenente un brano contro la guerra, esibito dalla Band capaccese “Cler 21”, voluto dalla presidente Maria Marino al fine di lanciare i talenti locali nel panorama della musica internazionale. Difatti la Band sarà a Londra dal 1 al 15 marzo per una serie di concerti.